Bibliografia Vichiana I

SEZIONE TERZA DALL’ESODO DEI PATRIOTI NAPOLETANI AL « DISCOURS » DEL MICHELET ( 1799- 1827 )

CAPITOLO PRIMO IN ITALIA

I DI VINCENZO CUOCO E DI ALTRI ESULI NAPOLETANI

Anche nella storia della fortuna del Vico la battaglia di Marengo segna una data memoranda. E, invero, la vittoria napoleonica aprì agli esuli napoletani le porte di Milano, ove taluni di quelli che vi si rifugiarono, già pel passato studiosi del Nostro, portarono e diffusero il culto pel loro autore, raggiungendo questo duplice risultato : che, dopo Napoli, la metropoli lombarda divenne, e restò a lungo, la seconda roccaforte italiana del vichismo ; e che quella del Vico, circoscritta, sino allora, più che altro, alla sua città natale, mentre ascendeva a fama quasi generalmente italiana, s’avviò a divenire fama generalmente europea. 1. V. Cuoco. Primo, tanto in ordine di tempo quanto per intelligenza e zelo, tra codesti, come li sì è chiamati, apostoli vichiani, fu Vincenzo Cuoco, nato a Civitacampomarano il 1° ottobre 1770, morto demente in Napoli il 14 decembre 1823. In una necrologia di lui, scritta nel 1824 da Gabriele Pepe, è posto in particolare rilievo che «il servigio massimo » reso dal Cuoco alla cultura italiana fu che, « durante il di lui sog-