Il Molise dalle origini ai nostri giorni
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della sua massa si osservano tre ordini di rocce che denunciano tre stadi successivi di emersione dalle acque marine (1). La massa generale del circondario risale però ali’ epoca terziaria , o meglio al periodo eocenico della medesima , vai quanto diro al periodo più antico ed immediatamente successivo al cretacico. Sarebbe, anzi uniformemente eocenica, se non vi fossero le mentovate eccezioni di epoca anteriore, e se mancassero alcune attestazioni deH’epoca posteriore ed ultima, la quaternaria. D p listacene (cioè il periodo antico dell'epoca quaternaria) si ravvisa infatti nella pianura di Boiano e uel basso bacino del Vandra, ossia in tutto il triangolo racchiuso fra gli abitati d’lsernia, Colli e Monteroduni comprensivo pure del territorio di S. Agapito. Il quaternario recente, la terra cioè di più fresca formazione, è la pianura übertosa di Venafro, Tale pianura, dove il Volturno indugia dopo un corso alle volte irrompente e precipite, richiamò l’attenzione speciale di Leopoldo Pilla il maggiore fra i nostri geologi il quale dopo ardue investigazioni potè sostenere che la vallata dell’ alto Volturno, formata da calcare lacustre, derivasse da un lago di notevole profondità formato da un precedente ghiacciaio. Il lago, minato noi margini, subissò, ed una riprova dell' acuta congettura è data secondo il Pilla dai dirupi al sud di Rocchetta, dalla forma e natura delle colline calcareo-argillose di Scapoli e Colli, dal terreno alluvionale (di trasporto) che si ravvisa da Colli a Moutaquila, dai ciottoli di calcare giurassico voluminosi nell’ agro di Colli e meno voluminosi in quello di Montaquila, ed in altri peculiari indizi e sintomi che per brevità omettiamo di riferire. Altro lago, sebbene di assai più tenue profondità dovè essere in epoca meno remota la piana incassata del Pantano, in agro di Montenero Valcoccbiara, a giudicarne dai giacimenti torbiferi che a quanto pare ne costituiscono il sottosuolo. :!: A Il circondario di Campobasso, invece, è il più uniforme appartenendo integralmente al periodo eocenico o nummulitico, ad eccezione di qualche nucleo miocenico (periodo medio dell’epoca terziaria) negli agri di Busso, Salcito, Trivento ; nonché del postocene della piana di Sepino di natura quaternaria alluvionale. Il Circondario di Larino è più vario ancora di quello d’lsernia, e di formazioue più recente, non essendovi tracce di rocce dell epoca secondaria. Esso risale all’epoca terziaria ed al più antico periodo di questa, l’eocenico, in tutta la zona che si estende dal Trigno al Biferno, ad esclu-