Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Romana coi supplementi del Freinsemio, tradotta da C. Luigi Mabil, con annotazioni. Venezia. Dalla Tip. di Giuseppe Antenelli, 1841. (37) Op. alla nota (33), a pag. 68, (38) Livio nell’antichità, nei tempi moderni il Galanti, il Minali ed altri autori, non fanno alcuna menzione di 11 Iva le „ (Casacalenda), da non confondere con “ Cales „ “ Caleno H “ Kalene „ ch'era al posto dell'attuale Calvi, fra Capua e Teano. Polibio, invece, descrivendo il campo d'Annibaie a Geranio (oggi Gerione, in agro di Casacalenda), dice che C. Marco, succeduto a Fabio nel comando “ giunto alla rocca che giace sovra la campagna larinate, e chia(< masi Calena, vi pose il campo, pronto in ogni modo ad affrontarsi coi nemici Confr. Libro 111. XCIX di Polibio da Megalopoli Le Storie, volgarizzate sul testo greco dallo Schweighftusen, e corredate di note dal dott. I. Kohen da Trieste. Torino. 1855. Unione Tipografico-Editrice Torinese. (39) La seconda tesi, sostenuta dallo Ziccardi, viene illustrata nella mon. di Campobasso nel II volume, e precisamente nella rubrica “ Origine e denominazione „. (40) Esponiamo la congettura dello Ziccardi nella rubrica „ Origine e denominazione „ della mon. di Castropignano nel II volume. (41) Op. alla nota (36), al libro X, pag. 1116. (42) Capua, capitale della Campania, era nel sito dell'attuale città di S. Maria Capua Vetere; ed al posto della moderna Capua era Casilino. (43) Cioè u Teanum Sidiciuum „ a breve distanza da Sessa Aurunca; da non confondere perciò col “ Teanum Appulum „. Analogamente vi erano una “ Theate „ dei Marruccini (Ohieti) ad una “ Theate „ appula (forse Chianti, in provincia di Foggia) , le quali vengono spesso confuse fra loro e con le precedenti, dagli scrittori malaccorti. (44) Le congetture più accreditate vogliono che Pregelle sorgesse nel sito dell'attuale comune di S. Giovanni in Carico (Caserta). (43) Micali Giuseppe L'ltalia avanti il dominio dei Romani, Torino. Cugini Pomba e Compagnia. 1852. (Confr. volume 11, a pag. 163). (46) Il soggiorno di tali consoli a Boiano “ per svernarvi „ è affermato dagli storici: il che è altro indizio che l’attuale Boiano non corrisponde al 11 Bovianum vetus „ non avendo caratteri di stazione invernale, per essere appiè del Matese e sottratta al bacio del sole nei mesi più freddi dell'auno.. (47) Siffatta milizia fu detta “ linteata ~ perchè i coscritti compirono la cerimonia macabra del giuramento sotto ima tenda; ed anche perchè Ovvio Faccio il supremo sacerdote che presiedeva alla funzione regolò il rito secondo le norme scritte in un vecchio libro di tela “ liber vetus linteus „ come si esprime Livio. (Confr. op. alla nota 45, volume 11, pag. 203). (48) Op. alla nota (36), libro X, a pag. 1114. (49) Op. alla nota (45), volume 11, a pag 205 (50) Op. alla nota (36), libro X, a pag. 1130. (51) Op. alla nota (36), libro XI, a pag. 1146:“ ingens populo Romano spenta “ culum, et ornamentum triumphi sui (52) Nel “ De Officiis „ 11. 21. (53) Op. alla nota (45), volume 11, pag. 208.