Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Notevole, infine, e per noi interessantissima, la “Descrizione dello stato antico ed attuale del Contado di Molise ~ pubblicata nel 1781. Il 6 ottobre 1906, ad onorare questo illustre figlio del vecchio Molise, fu murata in S. Croce del Sannio sul prospetto del palazzo dei Galanti una lapide commemorativa, con bellissima epigrafe dettata dal prof. Gerolamo Vitelli. (167) Il B. D. 4 maggio 1811 determinò 1’ ampliamento della circoscrizione primitiva della provincia, quale era stata stabilita dalla legge 19 dicembre 1807 : la quale fu posteriore di oltre un anno alla legge 26 settembre 1806 che dichiarava il Molise separato dalla Capitanata e provincia autonoma. Abbiamo voluto ricordare con precisione assoluta siffatte date, per rilevare l'improprietà e l'inesattezza dell'epigrafe incisa nella targa di bronzo murata nel 1911 nel prospetto del Palazzo della Provincia iu Campobasso, e poi traslata ueU'atrìo del medesimo. (168) Nisco Nicola Gli ultimi trentasei anni del Bearne di Napoli (1824-1860) Napoli. Cav. A. Morano editore, 1894, (Confr. volume I, pag. 58). (169) Op. alla nota (168), volume I, pag. 21. (170) Il suo nome d’anagrafe era, probabilmente, Pasquale dal nome dell'avo, il vecchio duca Pasquale Filomarino della Torre, padre di Ascanio e Clemente massacrati dalla plebaglia in Napoli il 17 gennaio 1799. Il duca della Torre, presidente del Consiglio Generale del Molise nel 1808 , era figliuolo ed erede dì Ascanio, del quale narriamo la tragica morte della mon. di Boiano nel 111 volume, poiché di Eoiauo portava il titolo ducale. (171) Dì Vincenzo Cuoco diamo la biografia nella mon. di Civitacampomarano nel IV volume. (172) Può leggersi la biografia di Amodio Ricciardi nella mon. di Palata nel IV volume. (173) Della famiglia d'Avalos è cenno nella mon. di Guglionesi, nel IV volume. (174) La biografia di Paolo Nicola Giampaolo è inserita nella mon. di Eipalimosano nel II volume. (175) Malgrado le ricerche più diligenti eseguite nell'Archivio Provinciale di Stato in Campobasso, e nel E. Archivio di Stato di Napoli, non è stato possibile rinvenire il nome del Presidente del Consiglio Generale pel 1814. (176) Valga quanto è detto nella nota (175). (177) Valga, analogamente, quanto è detto nella nota (175). (178) Valga quanto è detto nella nota (175); seuonchè è noto che le funzioni di Presidente, in luogo del titolare, furono tenuto da Petrecca Ferdinando di Isernìa. (179) Di Giuseppe Ceva Grimaldi diamo brevi cenni biografici nelle “Notizie feudali „ nella mon. di Pietracateila nel II volume. (180) È cenno di Nicola Imperato nella mon. dì Spineto ne) Il volume, nella rubrica delle “ Notizie feudali „. (181) Di Antonio Giordano diamo un cenno fra le “ Notizie feudali „ nella raon. di Gratino, nel II volume. (182) Della famiglia di Sangro diamo diffusi ragguagli nella mon. di Gasacalonda nel IV volume. Francesco di Sangro, figlio di Scipione duca di Casacalenda e di Maria Rosa Spinelli di Scalea, nato nel 1789, ereditò il titolo ducale di Casacalenda dal fratello consanguineo Antonio, figlio di Scipione ed Anna Spinelli di Scalea, deceduto senza prole anteriormente al 1833.