La diplomazia europea

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il principe

« presa e di spavento alla vista di una tal « somma, e votò a gran pena 70,000 lire « sterline per ristabilire un principe e ri« conquistare un paese a trecento leghe dal« ringhilterra. Tali erano l’ignoranza e l'in« capacità politica del pubblico in simile « materia, esso agiva s?nza conoscenza de’ « fatti e senza inquietarsi di alcuna respou« sabilità. Esso non era dunque in grado « d' intervenire d ima maniera regolare ed « efficace. Fu quella la causa principale che « fece cadere allora le relazioni estere nelle « mani del potere regolare, esso era solo « in stato di dirigerle, non dico nell' inte« resse del pubblico, bisogna bene di'esso « sia sempre consultato, ma con qualche « seguito e qualche buon senso >. Quella diplomazia fatta dal potere regale fu detta 'politica di gabinetto. Il regno di Luigi XIV ce ne ne offre i più bei esempj, quando si trattava de’ diritti de’ popoli come de' diritti privati de' re, e come tali sì accampavano diritti di devoluzione, si facevano trattati di divisione, e si lasciavano in testamento i regni. Il diffondersi del parlamentarismo in Europa fece credere che anche la diplomazia restasse assorbita da’ parlamenti, tuttavia quella restò meglio una funzione della co-