La diplomazia europea

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i documenti

il proprio governo, ed il cifrario banale per la corrispondenza con tutti i ministri della stessa potenza. 1 primi esempj di cifra ce li dà la diplomazia italiana, segnatamente nel cinquecento, in cui ci colpisce il continuo lavorio di mine e di contromine che in ogni senso laceravano il suolo. Negli archivj ricorrono non di rado dispacci in cifra con il contenuto decifrato (en clan') fra le righe; le cifre stesse, composte ora di numeri, ora di lettere dell’alfabeto, ora di segni. I pieni poteri indicano l’oggetto e i limiti del mandato, particolarmente quando il ministro è incaricato di certi affari e di certe negoziazioni determinate; mentre le credenziali si rilasciano per una missione generale e permanente. Un ambasciatore è munito di credenziali che lo accreditano presso una determinata corte; mentre un plenipotenziario è munito di pieni poteri che l’accreditano in un congresso o conferenza. Gli archivj italiani posseggono antiche credenziali; queste erano brevi ed, almeno ne’ tempi più antichi, ordinariamente in lingua latina. Alle lettere di credenza erano aggiunte ordinariamente delle commendatizie a ministri o ad altre persone ragguardevoli delle corti. Compita la missione, agli oratori, nel prendere congedo, spesso con segnava nsi lettere