Bibliografia Vichiana I

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VILLAROSA - GENOINO

questa quanto il Carteggio e le Poesie : primo nucleo di ricerche biografiche, intorno al quale, un secolo dopo, lavoreranno il Croce, il Gentile, il Nicolini e il Donati. (Di nessun valore èil cenno biografico inserito nel tomo primo innumerato, ma, come gli altri della collezione, ordinato alfabeticamentedella « Biografia degli uomini illustri del Regno di Napoli, ornata de’’ loro rispettivi ritratti, compilata dal signor Domenico Martuscelli, socio delle Accademie di Marsiglia e di Livorno, dedicata a Sua Eccellenza il conte Giuseppe Zurlo », ecc., Napoli, presso Nicola Gervasi, s. a., ma 1812). Di certo, come le note all’ Autobiografia, al Carteggio e alle Poesie sono state totalmente sorpassate dalle ricerche posteriori, così anche l’addizione all’ Autobiografia è stata corrosa non poco dalla critica, la quale ne è venuta mostrando l’incompiutezza, l’inesattezza, persino, a volte, la fantasiosità. Senonché, quasi tutta contesta di quanto, tra la fine del Sette ed i principi dell’Ottocento, narravano del Nostro alcuni vecchi che, giovani, gli erano vissuti intorno (il padre Gerardo de Angelis, Gennaro Vico, Carlantonio de Rosa II e un avvocato Donato Corbo), quell’aggiunta rappresenta sempre la tradizione orale e magari la leggenda vichiana. Una leggenda assai gentile, ravvivata talora da un lieve soffio di poesia, e che appunto perciò, quando venne divulgata primamente per le stampe, valse a rendere quasi popolare, come uomo se non come filosofo, l’autore della Scienza nuova. Molta impressione suscitarono segnatamente due aneddoti : l'uno, autentico, dei Vico che, per provvedere alle spese di stampa della prima Scienza nuova, si trae l’anello col diamante di cinque grani di purissima acqua (v. sopra p. 36); l’altro, che tutto fa sospettare di per lo meno parziale apocrifia, del medesimo Vico, il quale, dopo essere stato costretto a invocare 1 arresto contro un figliuolo troppo discolo (che, nel caso, dovrebbe essere il primogenito Ignazio), avrebbe poi, nel vedere giungere i birri, gridato allo sciagurato : Figlio, sàivati ! (cfr. Opp., V, 83). Ne destarono tanta che, aggiungendo a essi particolari ora veri ora inventati e attingendo così al-1 Autobiografia come alle note del Villarosa, il versificatore e drammaturgo Giulio Genoino da Frattamaggiore presso Napoli (1773-1856) compose una commedia in quattro atti, intitolandola Giambattista Vico. Sembra che essa fosse rappresentata per la prima volta nel 1820, dal momento che la si trova