Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici
Ivan: — E che abbiamo trovato una pelliccia ? GRIGORI: — Si.
IVAN: — E che abbiamo detto di fare a mezzo? GRIGORI: — Si l’ abbiamo detto.
IVAN: — Vero che la pigliasti te ?
GRIGORI: — È vero.
IVAN: — E dove l’ hai messa ?
GRIGORI: — Cosa?
Ivan: — La pelliccia.
GRIBORI: — Che pelliccia ?
Ivan: — Ti ricordi, Gregori, che ieri si camminava....
E via all’ infinito.
Il fatto è che chi si oppone in quel modo ai resultati della pittura cubista, sebbene ammettendo la fecondità della teoria, non sa disfarsi del suo vecchio concetto della pittura come mezzo di rappresentazione delle cose in ciò che hanno di poetico ecc., concetto che cacciato dalla porta rientra dopo un momento dalla finestra — non gusta ancora la pittura quale arte autonoma senza altro fine che sè stessa, o per meglio dire, il cui fine si confonde coi mezzi che le sono propri. Che, se no, come ammettere che un’ armonia di linee, di volumi e di chiaroscuro possa essere sconcertante; che manchi l’ accento della natura in un’ opera che non riflette la natura se non in quanto armonia di linee e di volumi; che la stessa opera sia priva di umanità, dal momento che codeste linee e codesti volumi formano il geroglifico dove l’ artista inscrive un momento vivo del proprio spirito ?
2I.
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Seconda obbiezione : la pittura cubistica è oscura; allorchè ° l'immaginazione non pnò appoggiarsi su forme conosciute ed