La critica e l'arte di Leonardo da Vinci
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IV. LE PREFERENZE ARTISTICHE
Sono numerose le definizioni della pittura che offre Leonardo, e spesso alquanto discordi, perchè gli appunti sparsi e occasionali, di cui si compone il Trattato, riecheggiano a volta a volta o le intime tendenze dell’artista o le cognizioni apprese nella tradizione fiorentina. Per intendere quindi quali, negli accenni discordi, siano le effettive preferenze di Leonardo, sarà opportuno considerare parecchi passi.
1) « Dividesi la pittura in due parti principali, delle quali la prima è figura, cioè la linea che distingue la figura de’ corpi e le loro particole; la seconda è il colore contenuto da essi termini. La figura de’ corpi si divide in due altre parti, cioè proporzionalità delle parti infra loro, le quali sieno corrispondenti al tutto, e movimento appropriato all’accidente mentale della cosa viva che si muove» (1).
2) « Le parti della pittura sono cinque, cioè : superficie, figura, colore, ombra e lume, propinquità e remozione, o vuoi dire accrescimento e diminuzione, che sono le due prospet-
tive » (2).
(1) Trattato, B. 108-109. (2) Trattato, B. 129