La diplomazia europea

it congresso di Vienna

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« ad una dichiarazione che pareva non solo « opportuna, ma necessaria. I capi di ga« binetto (rispose Talleyrand guardando in« torno); ma il signor di Labrador non ha « questa qualità, e tanto dicasi del signor «di Humboldt! Mettermeli soggiunse ab « quanto imbarazzato che la Spagna non « avendo altri rappresentanti a Vienna, non « erasi potuto convocare se non il signor « di Labrador, e che Humboldt vi si tro« vava per assistere il signor di Jlardcn« berg afflitto da grande sordità. Se le « infermità sono un titolo disse Talleyrand) « anche io avrei potuto farmi qui aecom « pagliare. Dimandò poi per quale ragione « ivi fossero in sei, invece di otto se pure « erasi voluto riunire tutti i soscrittori de! « trattato di Parigi, e per quale ragione ivi « non erano riuniti tutti gli interessati agli « affari che do ve vansi trattare nel congresso, « in una parola per qual ragione sei dove« vano decidere intorno alle faccende di « tutti. Gli fu risposto che trattavasi di « una semplice dichiarazione preliminare, « che questa stava bene che fosse fatta da’ « soscrittori del trattato di Parigi, veri pro« motori del congresso, e che infine per « darne un giudizio conveniva ascoltare la « lettura che fu tosto incominciata. Il testo