Venezia e la Lega di Cambrai

fondazione di ospedali e di istituti pii. Infine, e per ciò soltanto sorpassa tutte le lodi e la gloria di se medesima, Venezia ebbe in un tempo stesso la sua origine e la sua libertà, che mantenne e salvaguardò per secoli dalle .sedizioni civili, senza spargimento di sangue, in grazia del suo governo temperato ed armonico (1). Così pure il Muratori (2), il Sismondi (3) e il Cantò {4) con pieno accordo decantano in questo momento storico la grandezza di Venezia. La potente metropoli, a capo d’ uri grande dominio coloniale, c d 1 uri forte stato di terraferma nella penisola, aspirava a signoreggiare sopra tutta l'ltalia, e alle aspirazioni univa i mezzi adeguati ì Gf Italiani più autorevoli ritenevano che senza dubbio ormai la politica veneziana mirasse a questo line. Il Guicciardini lo afferma ripetutamente. In occasione del soccorso prestato dalla Repubblica a Pisa contro Firenze, dice che i Veneziani intanto ambivano il possesso di quella città « come quegli, che per essere dis» soluta l'antica unione degli altri potentati, e indebolita » una parte di coloro che solevano opporsegli, abbrac» davano già coi pensieri e colle speranze la monarchia » d 1 Italia (5) ». Dopo di aver narrato la sconfitta dei Veneziani ad Agnadello, soggiunge che « pochi mesi " indietro si proponevano peli’animo I’ imperio di tutta » Italia ((3)». Il Machiavelli pure dice che i Veneziani <( avevansi presupposto nell 1 animo d'aver a fare una mo-

♦ («) Francesco Guicciardini, Storia d' ltalia , Milano, Sonzogno Voi. 11, pagg. 225-29. * (2) Annali d' Italia , Milano, IS2O, voi. XIV, pagg. 70, 71. (3) Storia delle Repubbliche italiane, .Milano, 1852, voi. V, pag. 9. (4) Storia degl’ Italiani, Torino, 183(1, tomo V, pagg. 1 10, 1 13. (5) O. c., Voi. I, pag. 173. (6) 0. c.. Voi. 11, pag. 206.

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