Bibliografia Vichiana I

272

TROYLI - FLERES ■ CAGLIO - BISSO ■ NATALE

guaglio è da aggiungere la glossa, che, per tal modo, anche al « purista » Vico, così studioso, soprattutto nel parlare, di trecenteggiare e toscaneggiare, fu dovuto l’uso, durato a lungo tra gli avvocati napoletani, di secondo scriveva Giovan Nicola Bandiera nella già mentovata lettera del 1726 al Benvoglienti (v. sopra p. 198 ) pronunciare « arringhi di tre o quattr’ore, pieni di profonda erudizione, con de’ bellissimi pensieri ed un ottimo metodo », i quali, per altro, « accagione delle tante ricercatezze ne’ vocaboli e dell’affettazzione (sic) nel parlare », sembravano aun uomo di gusto « sparuti, contraffatti e quasi di niuna stima ». Quell’uso, cioè, col quale era connesso l’altro, deplorato nei 1779, e con parole ancora più grosse, dall’abate Galiani, di « sporcare » di siffatto gergo « le allegazioni forensi, con infamia del nostro fòro tanto maggiore, quantoché ne’ scritti, da’ quali dipende or la vita or la fortuna de’ cittadini, si dovrebbe far pompa di ragion legale e non di rancide parole ». Sul Troyli, Francescantonio Scria, Memorie storico-critiche degli storici napoletani (Napoli, stamperia simoniana, 1781-82), 11, 600-605 ; nonché Schipa, Il Regno di Napoli al tempo di Carlo di Borbone, indice dei nomi, sub « Troyli ». Del Galiani vedere il Dialetto napoletano, edizione citata, p. 199. 6. V. Fleres, V. Gaglio, R. Bisso, T. Natale. Per fare accettare la sua strana tesi che già nel secolo decimottavo il Vico sarebbe stato apprezzato nel suo giusto valore, il Predar! consiglia di consultare gli scritti «di un Rosario Bisso, di un Vincenzo Gaglio, di un Tommaso Natale e di un altro anonimo giureconsulto siciliano » : giacché soggiunge per tal modo « vedrassi come le opere legali del Vico erano nel suo secolo lette, apprezzate e messe a profitto, e perciò quindi intese non pur dai sommi, ma ben anco dagli astri minori della letteratura ». Chi scrive non è riuscito a vedere alcuna di queste quattro opere. Non può quindi se non riassumere le notizie che intorno a esse gli ha cortesemente comunicate il professor Antonino Caldarella, soprintendente del R. Archivio di Stato di Palermo. Primo in ordine di pubblicazione è il libro del cosiddetto « anonimo giureconsulto » : Institutionum iuris naturalis epitome mathematicorum methodo concinnata. Delle tre parti onde consta, le prime due comparvero a Palermo nel 1752, la terza