Bibliografia Vichiana I

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NAPOLI-SIGNORELLI - MOSCA - ARIANI

quinto (Napoli, 1786), pp. 416-27 ; seconda, volume sesto (Napoli, 1811), pp. 71-76. Senza dubbio, quanto a copia ed esattezza, essi sono persino inferiori a quelli esibiti dal Giustiniani : tuttavia, oltreché essere presentati in forma meno indecorosa, recano, sulla fortuna del Nostro, qualche notiziola che mette conto raccogliere. Per esempio, « ammiratore scrive il Signorelli sin dalla mia adolescenza delle sue letterarie vestigia, ne richiesi invano, nel mio ritorno primiero in patria » dalla Spagna (1778), «il dotto suo figliuolo Gennaro, che gli succedette nella cattedra, sperando di aver contezza de’ preziosi suoi scritti non pubblicati ». E più oltre aggiunge che, nell’anzidetto suo ritorno in Napoli, trovò, « con istupore e singoiar compiacimento », più comune la lettura della Scienza nuova : cosa che non avrebbe mai creduta, data l’oscurezza dell’opera, inintelligibile, egli afferma, senza un particolare vocabolario, del quale, fraintendendo alquanto ciò che il Vico dice dei da lui ideati tre etimologici, chiede più volte la compilazione. Ciò non ostante, il Signorelli mostra qualche conoscenza diretta del capolavoro vichiano, come appare dai rimandi che vi fa in altri punti delle Vicende ; per esempio, a proposito della voce « sirena » e della colonia che i fenici avrebbero dedotta nella plaga napoletana, intorno alla Discoverta del vero Omero, sull’ indole aristocratica delle repubbliche eroiche, e via continuando. E ) eh’ è più, egli si rivela buon profeta quando conclude che, « a misura che le menti emergono dalle ombre, la Scienza nuova sarà per divenire più chiara, ed il tesoro che nasconde, intatto ancora, diverrà più esposto ai furti degli avidi nostri posteri ». Pei passi vichiani, ai quali il Signorelli allude in modo particolare, cfr. Opp., Ili, capovv. 381-89: IV, capov. 304, 780 sgg., 926, ecc. Cfr. Vicende, seconda edizione, I, 37, 201-202, 211, ecc. ; nonché Vili, 191. Del Signorelli è da vedere, sul Vico, anche la Storia de ’ teatri (Napoli, 1813), I, 116. Intorno a lui cfr. G. C. Mininni, Pietro Napoli-Signorelli (Città di Castello, Capi, 1914). 4. G. Mosca eV. Ariani. Circa quelli che possono essere considerati contributi biografici parziali, giova anzitutto tenere presenti due libri. Nel primo, cioè nella Vita di Lucantonio Porzio di Gioseppe Mosca (Napoli, 1766), il Vico, a dire il vero, non è nominato mai. Tuttavia l’opera è indispensabile per la cono-