Bibliografia Vichiana I

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GIUSTINIANI - NAPOLI-SIGNORELU

Codesto Giustiniani è quello stesso che, nel riferire nel 1822, quale censore civile, sull’opera del Colangelo contro il Vico mentovata più oltre (sezione terza, capitolo primo, paragrafo IV, numero 9), scriverà che la Scienza nuova « diede occasione a segnare un’epoca molto infelice in Europa » ! Può darsi tuttavia che codeste parole fossero dettate esclusivamente dal bisogno poco onorevole di piaggiare il Colangelo, onnipotente nella pubblica istruzione del Regno di Napoli, e che in effetti, due anni dopo (1824), faceva conferire al Giustiniani senza concorso la cattedra di arte critica e diplomatica nell’Ateneo napoletano. A ogni modo, negli Scrittori legali, l’autore si mostra molto più deferente verso il Nostro : sebbene, d’altra parte, riecheggiando quella che, allora e poi, non poteva non essere comune opinione dei meri eruditi, non manchi di scrivere che il Vico «fece gli ultimi sforzi per rendersi il più oscuro e misterioso scrittore del mondo, menando il leggitore in un inestricabile laberinto d’idee da non poterne diggiammai intendere la concatenazione » : tanto che (continua) «io non so se sinora siasi ritrovato chi potesse vantarsi di render ragione del nesso di un siffatto lavoro, qualora a un dipresso si viene all’intelligenza di ciascuno dei suoi capi », Né è senza interesse seguire il Giustiniani in ciò che aggiunge dei motivi di tanta oscurità : anzitutto « molte cose il Vico non potè dire con chiarezza per ragion de’ tempi » (con che pare voglia alludere alla tradizione ricordata sopra alle pagine 257-58); « altre non le potè certo sviluppare, non giugnendo anch’egli all’intelligenza che richiedeasi ; ed altre finalmente le accennò in modo studiato e da oracolo dell’antichità ». Ciò non ostante, conchiude il Giustiniani, « gli oltramontani trassero da siffatto singoiar lavoro gli argomenti di molte loro opere, che non avrebbero certamente fatte senza quella del Vico, siccome in tutti i tempi sonosi peraltro illuminati sulle fatiche specialmente de’ napoletani, parecchie delle quali ci sono state poi anche barbaramente defraudate». Su! Giustiniani, Nino Cortese, Eruditi e giornalisti della Napoli del Settecento (Napoli, Ricciardi, 1922, estratto da Napoli nobilissima), pp. 37-36. 3. P. Napoli-Signorelli. Ragguagli biografici del Vico dà altresì il napoletano Pietro Napoli-Signorelli (1731-1815) nelle Vicende della coltura delle Due Sicilie, prima edizione, volume