Bibliografia Vichiana I

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CHIARIZIA - SOLLA

e pur potè riuscirvi ? potè sostenersi per un cammino diritto senza torcer mai a destra e a sinistra? ». E certamente codeste notizie non sarebbero prive d’ interesse, qualora parecchie congiunture non conferissero loro l’aspetto d’un apologo inventato dal Chiarizia a scopo polemico. Sul Chiarizia, Pasquale Albini, Bibliografia molisana (Campobasso, Colini, 1865), p. 7 ; G. Gentile, Dal Genovesi al Galluppi, p. 79, nota 1 Le ragioni che fanno ritenere inventato l’apologo raccontato da lui sono esposte dal Nicolini in Vico, Opp., VI, 455. Comunque, a quell’apologo si accenna a p. 33 della Lettera di un curato provinciale ad uno de’ compilatori dell’« Analisi ragionata * cominciata in Napoli nell’ottobre del 1791, il quale si è nascosto sotto le seguenti lettere iniziali F. S. P. A. (Napoli, MDCCXCIV, presso Michele Morelli) : la quale lettera è una difesa del libro del Chiarizia contro l’articolo Giannone da’ Campi Elisi, comparso a p. 46 del fascicolo dell’ aprile 1792 d’ una rivista napoletana dal titolo Analisi ragionata de’ libri nuovi. 6. N. Solla. Genuini sono, invece, i ragguagli sugli ultimi anni del Nostro, sulla sua scuola privata e sul suo aspetto fisico, esibiti, tra altre notizie, da una biografia, che creduta dispersa sino a una quarantina d’ anni fa, laddove la si possedeva a stampa sin dal 1830 venne lavorata negli ultimi decenni del secolo decimottavo da un ex discepolo del Nostro, ossia da quel Nicola Solla che s’è ricordato sopra (p. 216) : un avvocato non si capisce bene se napoletano o calabrese, trasferitosi poi da Napoli a Roma, ove morì in anno incerto, ma, a ogni modo, anteriore al 1804. Che nell’Arcadia romana si serbasse inedito il manoscritto d’una biografia vichiana redatta da un « avvocato calabrese », era notizia giunta per tradizione orale a Francesco Daniele, come mostra il fatto che, il 31 luglio 1804, il cardinale Stefano Borgia (v. sopra p. 134) gli scriveva da Roma : « La Vita del Vico si va ricercando, ma non si trova, e forse se ne agevolerebbe il conseguimento, se Ella indicasse il nome dell’avvocato calabrese, che la scrisse». Pare che il Daniele o il Villarosa finissero con l’appurare con esattezza, se non ancora il nome di battesimo, il cognome dì quell’ avvocato. Certo è che nel 1818 il Villarosa, facendosi ad affermare diretta a Francesco Solla la lettera vichiana del 12 gennaio 1729, il cui effettivo destinatario, come s’è visto (p. 79), è Francesco Saverio Esteban, scriveva di non avere trovato, di quel Solla, « né l’anno della sua nascita né della sua morte, come nean-