Bibliografia Vichiana I

324

BECCAKIA

II STUDI E GIUDIZI SUL VICO E ANALOGIE CON LUI DI ITALIANI E SEGNATAMENTE DI PATRIOTI NAPOLETANI DEL 1799 1

1. C. Beccaria.—Che Cesare Beccaria (1738-94) mostrasse interessamento pel Vico apparirebbe già dal fatto che il 31 ottobre 1765 Alfonso Longo gli scriveva da Roma essergli stato detto da un libraio « que le livre Principii del diritto universale de Vico est très rare et qu’on ne le trouve pas ici ». E che 1’ anno dopo, nella sua fugace apparizione parigina, egli parlasse della Scienza nuova nel cenacolo del barone d’ Holbach, si desume dall’altro fatto che, nel marzo 1767, l’abate Andrea Morelle! (1727-1819), traduttore francese del Dei delitti e delle pene, scriveva all’ autore : « Souvenez-vous que vous m’avez promis un Vico, et au baron aussi. Profitez de la première occasion que vous aurez pour nous le faire parvenir». Né va dimenticato infine che, una decina d’anni dopo la morte del Beccaria, Vincenzo Cuoco lo collocava accanto al Genovese, al Filangieri e al Pagano nell’ elenco di coloro che « han messo il nome del Vico nel lume che meritava, ed hanno rese volgari molte parti della di lui dottrina ». Senonché, quando, dopo ciò, si passino a rassegna le opere del Beccaria, si prova una delusione. Né nel Dei delitti e delle pene, né negli articoli estratti da II caffè, né nelle Ricerche intorno alla natura dello stile, il Vico è citato mai, sebbene a tempo e a luogo siano pure mentovati « l’immortale presidente di Montesquieu » e 1’ Essai sur V origine des connaissances humaines del Condillac. Che anzi un qualsiasi ricordo del Nostro sarebbe stato inopportuno, dal momento che, nei molteplici punti nei quali l’argomento medesimo avrebbe trascinato chi avesse conosciuto per davvero l’opera vichiana a porla a profitto—per esempio, a proposito dei principi morali

1 Si sono indicati qui soltanto coloro che s’occuparono del Nostro esclusivamente prima del 1800 : non anche gli altri (per esempio, il Romagnosi, il Salii, Melchiorre Delfico, ecc.), i quali, pure avendo preso a studiare il Nostro anteriormente a quell’anno, esplicarono il meglio della loro attività letteraria nei primi decenni del secolo decimonono.