Bibliografia Vichiana I

COLAO-AGATA • BRIGANTI - BARBIERI

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vi risorsero per germinazione spontanea Tuttavia T efficacia vichiana si scorge nel libro di Diego Colao-Agata « Piano ovvero ricerche filosofiche sulle lingue, a Sua Eccellenza don Giovandomenico Serio, patrizio genovese », ecc. (in Napoli, MDCCLXXIV, presso i fratelli De Simone). Cfr. Croce, Problemi di estetica, p. 385 in nota. 10. F. Briganti. Giova riferire quanto, a proposito dell’Esame analitico del sistema legale (Napoli, 1777) e dell’Esame economico del sistema civile (Napoli, 1780) dell’economista Filippo Briganti da Gallipoli (1725-1804), scrive Cesare Marini nella monografia sul Vico citata più oltre (p. 65) : Briganti avea sicuramente studiato il Vico allorché nel suo Esame analitico del sistema legale imprese a svolgere l’imperio della ragione sulla moralità delle azioni umane, ricercando come 1’ uomo ragiona, perché ragiona, fino a qual segno ragiona. Ma basta aver salutato appena quel1’ opera classica per assicurarsi che dessa porta 1’ impronta del secolo decimottavo e delle dottrine degli enciclopedisti, dalle quali il leccese filosofo non seppe sottrarsi nel descrivere lo stato primitivo dell’ umanità, nell’ esporre i successivi progressi dell’ umana ragione ed i primi elementi della vita sociale nella sua meccanica delia sensibilità, nel ricercare i differenti principi onde ei crede essere signoreggiati i diversi governi. E molto più sensibile si rende il marchio delle dottrine dominanti in quel secolo nel suo Esame economico del sistema civile. Che se, nello svolgere la teorica della perfettibilità, che fu lo scopo della prima opera. Briganti tenne a guida qualcuna delle degnità di Vico, comunque obliate poi nel corso dei suoi ragionamenti, nell’Esame economico... si fece del tutto soggiogare dalle dottrine degli economisti francesi e inglesi. Valga quale esempio il fatto che, laddove il Vico pone a fondamento dell’umanità Ferramento ferino, il Briganti, oltreché affermare che « la poetica felicità dell’ età dell’ oro e la sanguinosa atrocità di una guerra naturale », cioè tanto l’ipotesi combattuta dal Nostro quanto quella che, hobbesianamente, il Vico vi sostituisce, «furono egualmente lavori d’immaginazione», dipinge la vita dell’uomo primitivo come inerzia assoluta : inerzia che lo avrebbe reso « vittima di una miseria estrema e preda imminente di una morte spietata ». Cfr. Esame analitico del sistema legale , ristampa di Livorno, Vignozzi, 1888, pp. 192-93. 11. M. Barbieri. - Nelle Notizie istoriche di matematici e filosofi del Regno di Napoli (in Napoli, 1778, presso Vincenzo Mazzola-Vocola), p. 194, il matematico Matteo Barbieri da Solofra (1746-89) pensa che il Vico « sarebbe di maggior lode