Bibliografia Vichiana I

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VALLETTA - JEROCADES

novese e di Giuseppe Pasquale Cirillo, cioè Nicola Valletta da Arienzo (1748-1814), discendente da quel Giuseppe Vailetta che s’è incontrato sopra (pp. 166, 174 e 175). Sebbene sia ricordato oggi, più che per altro, per una giocosa Cicalata sul fascino volgarmente detto « iettatura » (Napoli, 1787), fu autore di opere giuridiche non prive di pregio e molto reputato insegnante pubblico e privato di diritto : di che s’avvalse per tenere vivo nei numerosi discepoli il culto pel Vico. Negli ultimi suoi anni usava villeggiare nel convento cappuccino di Santa Maria degli Angeli della sua terra natale : quello appunto in cui per oltre un venticinquennio era dimorato il più volte mentovato amico del Vico padre Bernardo Maria Ciacco (v. sopra pp. 213-14). E così, per dono di quei frati, venne in possesso di manoscritti e segnatamente di lettere vichiane, trovate da lui tra le carte del Ciacco, e ch’egli ebbe il torto di donare, come si vedrà a suo luogo (sezione terza, capitolo primo, paragrafo IV, numero 7) a Giovan Domenico Cassitto. Sul culto vicinano del Vailetta, F. Nicolini, Niccolo, Nicolini citato più oltre, pp. xxvi e 83-84. Sulle sue villeggiature ad Arienzo, V. De Lucia, Cenno topografico-storico del circondario di Arienzo (Napoli, 1836), pp. 35-36 : Giuseppe de Montemayor, Cenno storico delle città di Suessola e di Arienzo (Napoli, 1862), pp. 95-96. 24. A. Jerocades. Già vicheggiante nel Saggio sull'umano sapere ad uso de ’ giovinetti di Pargalia (Napoli, 1768), il famigerato « abate massone » Antonio Jerocades della terra anzidetta (1738-1805) pubblicò due opuscoli di argomento vichiano, dopo che gli venne conferita nell’Università di Napoli una cattedra di storia della filologia, che avrebbe dovuto fare riscontro a quella, non ancora istituita, di storia della filosofia. L’uno è un’ « Orazione intorno alla concordia della filosofia e della filologia, per l’apertura della nuova scuola filologica, dedicata al prefetto de’ regi studi monsignor Alberto Maria Capobianco, arcivescovo di Reggio e cappellano maggiore» (s. 1. a., di pagine 40). L’altro s’intitola Bacone e Vico, ovvero disegno delle parti della filosofìa corrispondenti alle parti della filologia, secondo il piano di Bacone e di Vico (Napoli, 1792, di pagine 63) ; corrispondenza o parallelismo che, secondo aggiunge 1’ autore nel medesimo frontespizio, consisterebbe nel fatto che parti della filosofia sarebbero la logica, la matematica, la metafisica, 1’ etica, la politica, la liturgia, alle quali sarebbero correlative nel campo filologico la grammatica, la rettorica, la mitologia, la storia,