Bibliografia Vichiana I

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JEROCADES - SACCO ■ FALCONIERI ■ SCOTTI

l’archeologia, la poetica, la musica. Spunti vichiani sono inoltre in un manoscritto (privo per altro di valore) di « Lezioni sulla storia della filologia, dettate dall’abate Jerocades nella Università degli Studi di Napoli » e raccolte dall’allora suo discepolo Nicola Nicolini con correzioni autografe del maestro. Cfr. Poli, supplementi al Tennemann citati più oltre, IV, 399 ; Croce, Problemi di estetica, pp. 385-86 in nota. Le Lezioni sulla storia della filologia si serbano nella biblioteca della Società napoletana dì storia patria. 25. F. Sacco. S’accenna al Vico alla pagina 405 del terzo volume del Dizionario geografico-istorico-fsico del Regno di Napoli (Napoli, presso V. Flauto. 1795-96, in quattro volumi), composto dall’ abate Francesco Sacco, insegnante di storia e geografia nel reai convitto del Salvatore. Su lui, Nino Cortese, Eruditi e giornali della Napoli del Settecento citati, pp. 42-45. 26. I. Falconieri e M. Scotti. Può ben darsi che studioso del Vico fosse il prete Ignazio Falconieri nato a Lecce nel 1749, impiccato nel 1799 per la causa della libertà, il quale, come il Nostro, era insegnante di rettorica ; come lui, autore d’un manuale d’ Institutiones oratoriae, pubblicato primamente nel 1786 e molto diffuso per un cinquantennio nelle scuole napoletane; e che, amico di Gennaro Vico, fu dal 1790 al 1797 suo supplente nell’insegnamento universitario di rettorica. A ogni modo, dell’altro sacerdote e martire del Novantanove Marcello Eusebio Scotti, nato a Napoli nel 1742, impiccato il 4 gennaio 1800, il Salii scriveva : « Era uno dei più grandi ammiratori del Vico, e superiore a lui nella cognizione delle lingue orientali, e per conseguenza nella spiegazione delle antichità. Egli aveva rischiarato molto molte opinioni di questo filosofo e del celebre Mazzocchi ». Con che pare che il Salii volesse alludere a una Dissertazione corografico-storica delle due città distrutte di Miseno e Cuma per lo rischiaramento delle ragioni del regio fisco contro VUniversità di Pozzuoli, che lo Scotti aveva pubblicato sin dal 1775. Sulle Institutiones del Falconieri cfr. Croce, Problemi di estetica , p. 236 in nota ; sui suoi rapporti con Gennaro Vico, G. Gentile, Il figlio di G. B. Vico, pp. 58-59 (cfr. Studi vichiani , seconda edizione, pp. 247, 281, 295). Sullo Scotti vedere Mariano d’Ayala, Vita degli italiani benemeriti della liberià e della patria uccisi dal carnefice (Roma, 1863), pp. 582-89, e cfr. Croce, La rivoluzione napoletana del 1799 4 (Bari, La-