Bibliografia Vichiana I

COURT BE GÉBELIN - DUPUIS

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desima lettera il medesimo Cuoco aveva censurato il medesimo Gébelin addirittura per non avere compreso del tutto la Scienza nuova : giudizio che s’ accosta molto di più al vero. Si pensi che nel primo volume de Le monde primitif analysé avec le monde moderne, considéré dans son genie allégorique et dans les allégories auxquelles conduisit ce genie (Paris, 1774), il Gébelin, dopo avere passato a rassegna gli scrittori moderni avversi all’interpretazione allegorica dei miti, facendosi poi a trattare degli « auteurs de diverses nations qui ont pris le parti du sens allégorique», pone tra costoro (p. 64) «Vico, jurisconsulte italien dans son profond ouvrage intitulé Science nouvelle, qui est presque dans le goùt et le style des sages de l’antiquité, doni il veut expliquer les instructions et le génie ». Quando, nemmeno a farlo apposta, tra i pregiudizi contro i quali il Nostro combatte con tutte le sue forze sono proprio la credenza nella « sapienza innarrivabile degli antichi » (la baconiana « sapientia veterum » ) e l’annessa e connessa interpretazione intellettualistico-allegorica dei miti. Una conferma poi che della Scienza nuova il Gébelin non comprendesse ne verbum quidem s’ha nel fatto che nella poco posteriore Histoire naturelle de la parole (Paris, 1776) non seppe liberarsi neppure lui, come non se n’erano saputi liberare il Condillac (v. sopra p. 282), il Rousseau (p. 298), il De Brosses (p. 307) e gli altri trattatisti francesi del linguaggio, dal preconcetto che la parola fosse o cosa naturale e meccanica, o segno appiccicato al pensiero ; laddove (osserva il Croce) non era possibile sciogliere le difficoltà nelle quali egli, al pari degli altri, si dibatteva, se non abbandonando il concetto di segno e imboccando la strada maestra indicata dal Vico, quando aveva battuto e ribattuto sulla sua grande scoperta della « fantasia attiva ed espressiva », della « fantasia verbale », del linguaggio « come espressione d’ intuizione e non d’intelletto ». Del Cuoco v. Scritti vari, I, 312 e 304 ; del Vico, Opp., Ili, capovv. 298-302 ; IV, capovv. 208-209 e 515 ; del Croce, Estetica, edizione citata, p. 282. 5. Dupuis. Va anzitutto ricordato il passo di Vincenzo Cuoco, nel quale i sistemi del Boulanger e del Dupuis sull’origine delle religioni vengono presentati quali erronei corollari del correlativo sistema vicinano (v. sopra p. 304). Senonché codesto presentarli così, se coglie in qualche modo