Bibliografia Vichiana I

HAMANN

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quella degnità della Scienza nuova, ma, pure tra notevoli differenze, le affinità mentali tra i due pensatori sono molte e importanti. Per esempio, se ci si ponesse sotto gli occhi, senza il nome dell’autore, questo brano : La poesia è la lingua materna del genere umano : al modo stesso che il giardino è più antico del campo arato, la pittura della scrittura, il canto della declamazione, il baratto del commercio. Un sonno più profondo era il riposo dei nostri antichissimi progenitori, e il loro movimento una danza tumultuosa. Passarono sette giorni nel silenzio della riflessione e dello stupore; e aprirono la bocca a pronunziare motti alati. Parlavano sensi e passioni, e non intendevano se non immagini. E di immagini è composto il tesoro della conoscenza e felicità umana, chi mai non correrebbe a cercarlo nelle vichiane Metafisica poetica e Logica poetica, cioè nelle prime due sezioni del secondo libro della seconda Scienza nuova ? e chi mai non si maraviglierebbe di non trovarvelo testualmente, bensì di trovarvi con altre parole, ma con lo stesso tono ispirato e quasi ieratico, i medesimi concetti ? Ma, d’altra parte, come trovarveli espressi con le parole con cui li si è riferiti sopra, se queste, anziché al Vico, appartengono all’ Aesthetica in nuce dello Hamann ? Tuttavia intorno a ciò deve bastare questo solo esempio. Giacché, da un lato, esiste sull’argomento un particolare studio del Croce; e, d’altro canto, proprio il Croce ha messo in chiaro che 1’ origine delle anzidette affinità non va ricercata punto in un’efficacia diretta del filosofo italiano su quello tedesco, il quale ebbe, sì, tra mano la Scienza nuova, ma, pare, senza trarne profitto alcuno, e, comunque, dopo che la sua fisionomia mentale era già bell’ e formata. E, invero, in una lettera hamanniana del 22 decembre 1777 allo Herder si legge : Nel Vico, che ho ricevuto da Firenze, sospettavo la fonte della Science nouvelle dei fisiocrati. Mi pare, invece, che in esso si contenga piuttosto filologia, ed egli non ha alcun punto di contatto con quelli. La prima edizione dell’ opera era apparsa già ai tempi del Ledere, di cui esiste una lettera : ma certamente essa è stata compilata a mala pena secondo il gusto di codesto padre della nostra critica. L’introduzione è un’assai prolissa spiegazione dell’allegorico frontespizio, nel quale figure principali sono la Metafisica e una statua di Mercurio (sic) : il resto sono geroglifici. Intorno a che va osservato : a) che dal titolo Scienza nuova lo Hamann aveva immaginato si trattasse d’un’opera di economia politica : ragione per cui restò deluso nel