Bibliografia Vichiana II

568

MOMMSEN - BACHOFF.N

in tutte le sue parti proprio da un vichiano napoletano del Settecento, ossia dall’abate Galiani (v. sopra pp. 262-63). A ogni modo, qualche appello ai Nostro non manca al certo in una lezione solenne che il 18 maggio 1873 l’abate Antonio Mirabelli da Galvizzano (1814-84), insegnante di letteratura latina nell’Ateneo napoletano, vi tenne in difesa dell’oratore latino e contro lo storico tedesco, che, allora a Napoli, promise non solo d’intervenire alla cerimonia, ma, a ciò cortesemente officiato, ne fissò egli stesso il giorno, sa Ivo, aU’ultimo momento, a darsi per ammalato. Resterebbe a dire dei casi nei quali il Vico, malgrado la sua incompiuta e imprecisa informazione, seppe andare oltre il Mommsen, ossia accostarsi più di lui a quella che è parsa poi la verità. Ma, poiché ciò porterebbe troppo per le lunghe, valga quale esempio unico la cosiddetta legge delle XII Tavole. Conforme la tradizione, il Mommsen la ritiene codice unitario e ufficiale compilato col sussidio di dati che apposita commissione legislativa sarebbe andata a ricercare ad Atene tra le leggi soloniche. Il Vico invece, precorrendo, anche in ciò che hanno d’eccessivo. i risultati degli studi dell’ultimo cinquantennio o sessantennio, non s’era contentato soltanto di negare l’invio di quei commissari ad Atene e di dimostrare con una minuta analisi la nessuna efficacia della legislazione solonica su quella decemvirale ; ma, nella fase definitiva del suo pensiero, aveva affermato recisamente il carattere non ufficiale e non unitario di quest’ultima, considerata da lui accolta di antiche consuetudini romane, alle quali si sarebbero aggiunte via via, per giustapposizione (e pertanto con inevitabili antinomie), disposizioni legislative di tempi sempre meno barbarici o più civili. Per altri particolari, Fiorentino, Scritti vari citati più oltre, pp. 200-201, 203-206 ; Cantoni, G. B. Vico, pp. 187-220. Sui due milioni di uomini morti per causa di Cesare v. le Giunte e correzioni alla fine del presente volume. Pel giudizio del Galiani su Cicerone, F. Nicolini, Il pensiero dell’abate Galiani (Bari, Laterza, 1909), pp. 179-82.—Per la lezione del Mirabelli cfr. l’opuscolo « Vindiciae Ciceronianae , Theodorus Mommsenius et M. Tullius Cicero. Prolusio habita in Archigymnasio neapolitano XV Kal. Junias (Neapoli, ex typographeo Unionis, MDGCGLXXIII). Su questa e altre scritture di critica al Mommsen vedi un articolo del Croce nei Quaderni della « Critica », 6 (decembre 1946). 6. G. G. Baehofen. - Veramente non prima del 1861 Gian Giacomo Baehofen da Basilea (1815-87) pubblicò a Stoccarda l’opera sua capitale « Das Mutterrecht, eine Untersuchung iiber die Gynaikokratie der alten Welt nach ihrer religiosen und rechtlichen Natur ». Ma aveva cominciato a stamparla nel 1858, e già prima del 1860 era avvenuto in lui, per dire così, quel miracolo della strada di Damasco per cui egli, discepolo del Savigny, educato al più rigoroso metodo filologico e autore per vent’anni di dissertazioni romanistiche condotte nello spirito di quella scuola, era entrato nel nuovo e definitivo suo periodo