Bibliografia Vichiana II
574
MAURICE ■ BLAKEY - HERON ■ BUNSEN
movimento di Broad Church come del socialismo cristiano, fondatore del Working Men’s College per donne, nonché professore di filosofia nell’Università di Cambridge, Giovanni Federico Denison Maurice (1805-72) conosceva forse il nome del Vico sin dal 1828. Per lo meno da lui era pubblicata la rivista Athenaeum, quando nel fascicolo del 22 ottobre di quell’anno (pp. 825 sgg.) fu inserito un articolo che, consacrato al Monti e altri scrittori italiani del secolo decimottavo, non mancava d’accennare al Nostro. Non sembra, tuttavia, che il Maurice desse ancora importanza alla Scienza nuova quando nel 1835 cominciò a lavorare intorno a un articolo storico sull’etica e sulla metafisica, destinato a\V Encyclopaedia metropolitana designata dal Coleridge, che per essa appunto aveva scritto sin dal 1817 la Preliminary treatise on method. Basti dire che quell’ articolo, comparso finalmente nel 1845, non ricorda menomamente il filosofo napoletano. Senonché, come informa il figlio del Maurice nella vita che scrisse del padre, quest’ultimo, salvo brevi intervalli, continuò per molti e molti anni a rivedere e ampliare quel suo articolo, allargandolo a un punto tale da farlo divenire una compiuta storia filosofica che, col titolo Maral and metaphysical philosophy, vide la luce nel 1862. E in codesta redazione definitiva venne fatta larga menzione del Nostro : tanto che quella trattazione fu la prima e, per non breve tempo, la sola storia filosofica inglese degna del nome, nella quale si discorresse del Vico con estensione proporzionata come allo spazio assegnato ad altri filosofi, così al posto spettante all’autore della Scienza nuova nel movimento generale della filosofia moderna. « Storia filosofica degna del nome » : giacché si potrebbe quasi passare sotto silenzio, e giova farne ricordo soltanto per compiutezza bibliografica, che s’occuparono bensì del Vico, ma senza nemmeno tentare d’inquadrarne il pensiero nella storia della filosofia moderna, Roberto Blakey e il dottor C. Heron. A un sommario delle dottrine vichiane, non esente da errori e compilato probabilmente di seconda mano, il primo consacrò circa sette pagine della sua History of thè philosophy of mind (1848), riassunte a loro volta neWHistorical sketch of logie (1851) del medesimo autore ; ed estratti dalla Scienza nuova inserì il secondo nella sua Intro duction to thè history of jurisprudence (Londra, 1860). Più meritevoli di menzione sono forse il già ricordato articolo Vico and princess of Beigioioso della Foreign and Quarterly review del 1845 (v. sopra p. 550) e un passo di Hyppolitus and his age (Londra, 1852, 11, 11) di Cristiano Giosia Bunsen (1811-99). Il quale pone in rilievo che nella Scienza nuova viene mostrato che nello svolgimento organico di alcune epoche della storia politica e