Bibliografia Vichiana II

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HOLMES - PARKER ■ DE ANGELIS

governi e i diversi periodi della loro storia, e che il merito principale della Scienza nuova consiste nel suo titolo, nel quale è implicita l’esigenza di principi generali regolanti il sorgere, il crescere e il decadere degli Stati. Tenere presente inoltre che il sociologo Giorgio Federico Holmes scriveva nel 1852 al Comte (v. sopra pp. 550-51) che a mollo miglior diritto del Condorcet il Nostro avrebbe dovuto essere additato legittimo precursore della Filosofia positiva ; e che Teodoro Parker (1810-60), nel recensire nel 1858 un libro del Buckle, gli rimproverava d’ignorare la Scienza nuova. Riassumo dal Fisch, introduzione alla traduzione inglese dell’ Autobiografia, pp. 99-101, il quale rimanda, per quanto concerne lo Holmes, a R. L. Hawkins, Auguste Comte and thè United States (1936), pp. 119 e 126 e, per la recensione del Parker, alla rivista The Christian Examiner , marzo 1858, al volume XII dei Works e a The american scholar , edizione G. W. Cooke (1907), pp. 364 sgg.

VIII NELLA REPUBBLICA ARGENTINA

S’ è accennato più volte al napoletano Pietro de Angelis (1784-1859), esulato intorno al 1821 in Francia, ove, come s’è visto (pp. 493-94 e 524 e 527-31), ebbe rapporti, anche e soprattutto vichiani.con l'Allier, con FOrloff e col Michelet. Tutto fa presumere ch’egli fosse per fissarsi stabilmente colà : tanto più che aveva cominciato anche a collaborare alla Biographie universelle et portative des contemporains, pubblicata a Parigi, presso F. G. Levrault, nel 1834, e per la quale, così come per la Biographie universelle ancienne et moderne, s’era impegnato a scrivere la voce « Vico », fornita poi a quella da Camillo Ugoni, a questa dal Michelet. Senonché 1’ 8 ottobre 1826 il De Angelis annunziava improvvisamente a quest’ultimo d’essere in procinto di lasciare la Francia, e il 13 dello stesso mese, che l’indomani si sarebbe imbarcato a Le Havre, « d’un coté tout à fait opposé à l’ltalie, où il me serait impossible de vivre à cause du despotisme qui opprime mon malheureux pays».E ai principi del 1827 giungeva a Buenos Ayres, ove diveniva personaggio importante, ricordato spesso nei libri di storia e nei dizionari storici argentini come « Pedro de Angelis, pubblicista portoghese » ; si legava col celebre Rojas, di cui sostenne la politica nel periodico Archivo americano, che stampava in quattro lingue ; dava alla luce un’amplissima Co-