Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici
un solo albero e della speciale giuntura delle sue rame col tronco e fra loro me ne farà percepire una del tutto differente, inattesa — e perciò emozionante. i
III) Codesto studio stesso, unicamente la trasfusione del particolare imprevisto naturale nell’ opera pittorica distinguono Il’ arte, quale espressione lirica del concreto, dall’ artifizio decorativo, ornamentale.
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Ed eccoci all’ ipotesi dell’ allargamento della dottrina cubistica. Tre possibilità si offrono principalmente. Esaminiamole, e sarà un mostrare a un tempo la conclusione finale e lo scopo di questo scritto.
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Abbiamo notato in uno dei precedenti paragrafi, parlando del principio cubistico della figurazione integrale delle cose, come il pittore lo metta in pratica proiettando sulla tela l’ oggetto scomposto successivamente nei suoi elementi plastici. Abbiamo visto altresì come codesto processo non fosse, in ultima analisi, se non una sopravvivenza, nel cubismo, della visione impressionistica del reale, e impressionismo successivo sono appunto le parole che abbiamo impiegato per definirlo. Ora, è questo un primo punto sul quale potrebbe esercitarsi uno spirito pittorico più profondamente cercatore. Fare il giro delle cose vuol dire restarne fuori: penetrare nell’ interna loro sostanza, sviscerarle dal di dentro, svilupparne insomma altre possibilità evocative, è un’ esperienza che potrebbe esser tentata. Un periplo che si trasforma nell’ effusione di una conoscenza più intima, sarebbe un primo passo fuori dei limiti del cubismo qual’ è al momento attuale.
(Le parole mancano per suggerir l’idea della trascrizione