Cubismo e futurismo : con 32 illustrazioni di Balla, Boccioni, Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici
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nucleo di vibrazioni luminose e iridate tendenti alla diffusione, e solo differenziate tra loro da una maggiore o minore intensità cromatica. i 1
Si vede che il principio del movimento è dato dall’impressionismo, unicamente dalla deformazione dei corpi per via della luce ambiente, e dalla vibratilità cromatica. Si vede altresì che ciò avviene a tutto scapito della palpabilità e concretezza della figurazione ; e fu per reagire a questa tendenza dissolvitrice che îl cubismo ebbe origine. È dunque naturale che la teoria cubistica sia nettamente opposta all’ impressionistica.
Per essa, infatti, un corpo ha una forma certa e precisa, una forma per così dire inalterabile, assoluta, indipendente da qualunque accidentalità d’ illuminazione e condizione d’ambiente (1). Ogni corpo ha inoltre una concretezza ponderabile, misurabile e palpabile, ed è soltanto per rendere questa concretezza, queste misure, il senso di questo peso e tattilità, che il pittore lo scomporrà nei suoi piani, nelle sue linee e nei suoi volumi. E qui si vede che mentre — sebbene per vie opposte — si arriva dalle due scuole alla deformazione (unico punto di contatto fra esse), il cubismo nega recisamente il movimento in favore della statica, come l’ impressionismo aveva negato la compattezza dei corpi in favore della vibratilità. Diciamo, fra parentesi, che nel cubismo rigoroso il colore sparisce totalmente in pro del chiaroscuro, come questo era sparito nell’ impressionismo in pro del colore.
Siamo arrivati naturalmente al futurismo e alla sua teoria del movimento plastico).
Tenendo conto della parte feconda dei resultati ottenuti dalle due scuole che l’hanno preceduto, esso considera (al pari dell’ im-
(1) S'intende che parlando qui di cubismo, non si allude all’opera di Picasso nè di Braque, ma a quella dei loro seguaci la cui teoria fu esposta recentemente nel libro di Metzinger e Gleizes ©“ Du cubisme ,,»