L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509

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capo per capo le armi, poco differenti, se non le stesse, da quelle che avean partecipato all’ assedio. Si notano : di brónco chanoni da jo .40.30 .20 » cholubrine » jo . » falchoni » 6 . » falchimeli » 3 . 2 . di ferro falchoni » 6 . » falchoneti » 3 . In tutto 37 pezzi. Poi io spingarde ingochade ossia fermate sopra ceppi; 114 archibuxi, 275 schiopeti. Seguono le balate de fero da 50. 40, 30. 20. 6. 5. libbre di peso. Più sotto sono descritti gli affusti, ossia Itti da artelarie con le mode, e leii serica mode, i charetoni da portar balate ere. h ora di sommo interesse il determinare qual’era, all’aprirsi dell’età moderna, la maggior volata ossia la gettata massima dei tiri. Gli avvenimenti di quell’ epoca rispondono a tal quesito in modo abbastanza sicuro. I Diarii Sanutiani, ad es., registrano in data 13 marzo 1509 che il marchese di Mantova ha fornito Borgoforte e Governolo di buona artiglieria; a Borgoforte pose 2 cortaldi grossi e 3 falconetti e altri pezzi minori; ire ha provato a traverso Po, la qual tira da una riva all’altra e passa per gran spazio » ( 1 ). Il guasto intorno a Padova, ossia la spianata di nudo prato, abbattuti fabbricati od alberi, affinchè fosse tolto ogni riparo agli assediami, si estendeva per mille passi, ossia per metri 1738 (*). Una tale distanza frapposta significava che al di là i tiri tanto da una parte quanto dall’altra perdevano ogni efficacia. Ed invero a principio dì settembre, cercando gli imperiali di derivar I’ acqua del Bacchiglione al Bassanello, a distanza di un miglio «da Padova i ghe tirava con l’artelaria, ma no i fasia nessun dano » ( :! ). Più tardi il guasto che tanto danneggiava V agricoltura, fu ridotto a mezzo miglio. Scrìve infatti il Senato Veneto in data 25 giugno 1512: cc È venuto ad uoticia nostra che fra lì termini del /nego meglio dove dieno essere le spianate per securtà de la importantissima cita nostra de Padoa a. Si riteneva adunque sufficiente tale dimezzata distanza. In seguito, nel 1547, ricostruendosi le fortificazioni secondo i nuovi principi dell’architettura militare e i disegni del Sanmicheli, il Senato scriveva, il 12 dicembre, che la distanza fra il bastione Alicorno e quello di Santa Giustina pari a 571

(i) Saluto, Vili, 48. {2) a Devastato circumquaque ad M passus ajpro suburbano» Bernardini Scardeom De antiquitate urbis Patavii et claris civibus. Basilea. 1560. Altri, il Bembo, dica: (rimile et quingentos passus h ( Historiae Venetae, I. IX). Vedasi in proposito Martinati, op. cit., pagg- 24-42. (3) Estratto dall’ Historia di Gto. Francesco Buzzacakini Padovano che va dal 1 settembre al ij ottobre //09; Padova, 185 S.