L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509

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Serravalle Roveretano con una grossa catena tesa di traverso in quel passo stretto, a ciò le zattere non potessero «venir di lungo». Ma al di sotto di Verona la via del fiume era interrotta dal castello di Legnago occupato dai Marcheschi : onde parti con molta gente Gianfrancesco Gonzaga marchese di Mantova coir intendimento di espugnarlo, e conditi* poi per le vie d’acqua, sulle zattere le chiatte e le barche, il materiale di guerra (*). Qui avvenne un fatto che commosse grandemente gli animi. Alcuni condottieri o r? Veneti, partiti nello stesso tempo e diretti a tagliare la strada a Ludovico della Mirandola « qual vieti per il Papa in aiuto dii Re di Romani » si imbatterono a caso nel Gonzaga che, assalito a Isola della Scala all’alba dell’ 8 agosto e fatto prigioniero, fu condotto a Venezia « smorto dal dolore ■») ( a ). L’ imperatore che in quel frattempo era sceso al piano toccando Camposampiero il 9 agosto, ndi tale novella con grande rincrescimento ben comprendendo di quanto danno fosse alla sua impresa il seguir nei trasporti invece dei canali, le strade ordinarie più malagevoli. Continuò nondimeno la marcia in avanti già incominciata. L’ 11 agosto gli Alemanni comparvero al ponto di Vigodarzere « mia do di la porta di Codalunga » con «badie da fuoco 35, parte tiravano 6 cavalli, c parte pizolc anelane » ( :ì ). Posero in capo al ponte alcuni grossi pezzi c si accamparono al di là stilla riva smisti a della Brenta omnia depretiantes et interficientes : L imperatore alloggiava in una casa a distanza d’un tiro di arco. 11 giorno seguente si spinsero fino alla porta di Codalunga; «la terra fu iti armi, et io armato con li altri » scrive il Sanuto che stette a Padova dal 7 al 15 di quel mese. Soffrivano gran penuria di viveri ( 4 ): «tanto pan quanto in Padova vai un soldo, in campo nemico ne vai quattro ; è pan tristissimo e si ammazza fra loro per averne». A volte mangiavano carne sola o «vivevano di tugaze in foclio ». La maggior parte dei soldati era a cavallo ; pochi i fanti e a piè nudi. Da 42 giorni non toccavan paga. «Il campo è l’arca di Noè, videlicet d’ogni nailon, francesi, spagnoli, tedeschi, italiani » : in gran discordia gli uni con gli altri venivano talvolta a zuffe sanguinose-

(t) La navigabilità dei canali che mcttevan Padova in comunicazione col basso Adige è dimostrata dai documenti contemporanei. 11 21 aprile 1509 si fece «Farmacia per acqua dolze in Po e Adeze a comandata da Sebastiano Moro: il quale il 30 maggio, minacciato dal Duca di Ferrara, bruciò parte dei suoi navigli e per la rotta Sabadimi venne ad Estc con 17 barche armate. Ma gli fu tosto comandato di andare a Bebé (Chioggia) a custodia dì quei passi, ove giunse il 3 giugno ; e per viaggio i villani del Polésìne lo salutavano con Treccie : così che affondò in Adige un cannone e altre artiglierie caricate sullo barche affine di correre più veloce. Da Este per il canale di Monselìcc c di Battaglia la via acquea proseguiva fin sotto le mura di Padova. (2) « ...il Mirandola givan per pigliare E Dio il Marchese in man gli volse dare ). Così si legge nel poemetto del Cordo (Canto I) che il Medin dice <■ la più esatta e diffusa narrazione dell’assedio i>. Ludovico della Mirandola il 10 agosto era ad Erbe. (g) Sanuto, JX, 63. (4) Sanuto, IX. 6ó.