L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore
hijuda scodella, padella (lat, patina) sei*.; Òljudo, asl. Rossi : bludea , binda, piatto. Alb. C. : 1) mbljéd , recipiente. Secondo il Miklosich il bljuda slavo deriva dall'ahd. hi et, tavola; cfr. ahd. biotan , offrire, estendersi; nd. bieten. L’albanese cosi pel tramite delio slavo accoglierebbe la radicale originaria dell’antico tedesco. La m di mbljed è profetica, ed è dovuta alla tendenza dellalbanese calabro di prefiggere la n e la m sia come preposizione, sia come rafforzamento o giunta inorganica dinanzi alle gutturali, alle labiali e talvolta anche dinanzi alle dentali: cfr. ’yza, alb. c. e %à, alb. s., ciascuno, è'xaótog. 2) buòìjièce | bub-ljUce | , pezzi di piatto rotto. Dalla base slava bljud abbiamo nell’albanese per metatesi, indi per assimilazione regressiva di din b, budlj-, budìjièce per bljudièce, buhljUce, Si noti che le metatesi sono frequenti nell’albanese; Cfr. luXadécc per afioydaXéa ; xX&póg la gabbia, e y.ovfiXCu. Quanto all'assimilazione regressiva di d con b troviamo già presso gli Eoli io scambio della b e della d ; e dsXfptvsg; ódu(icdov e ddvòaXov ; e cosi pure presso gli Albanesi ; geg. invece di òqóh-s tosk. e alb. c.; lòde, io abbatto, cfr. Xafìdo, ; fténitQ f è &svÒQ£ , calcagno , coll’ inserzione di un d epentetico, cfr. &£vag. Gli Albanesi di Calabria per « piatto » sogliono usare la voce taljur, Cfr. gr. tdXaQ, ted. teller, venez, e friul. tajér da un tavoliere dal lat. tabula. hodici —asl. stimolo, pungolo; bódac{-ec ) pungolo da buoi, ser.; hodtl, bulg. Cfr. slavo hosti, pungere. 11 serbo per pungolo, stimolo in genere adopera ostdn ostdnj. Hahn : §mboétti : mbodétti, pungolo. Colla protesi frequente nell'albanese: cfr. brènte e mbréme. Alb. C.: hóèt , fuso, fatto a forma di pungolo, per idea analogica; mentre Mndrii, pungolo per i buoi, xévrgov. Il Meyer non registra la forma mbodétsi del Hahn, ma cita un boH alb., perno, asse, elo ritiene dall’it. bosso , col suffisso-te.
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