L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore
baro, cosa che emette suono confuso; asl. e nsl. hubati , essere balbuziente; ngr. /?«/?«, vecchia. Le forme italiane quindi, bàbbèo , Òabbaleo , bàbbano , babbùccia dimostrano conguag'lianza di parallelismo col nome slavo e rivengono a una supponibile forma latina babb-éius, babb-alaeus, babb-dnus , habb-dtius, quantunque il venez. babéo, come gli esiti friulani, si potrebbe ritenere un continuatore slavo considerato il non scarso contributo di voci dato al patrimonio lessicale del veneziano dalle favelle slave (I). Parallelismo col nome slavo boba secondo me rappresenta pure il cal. babbu, sciocco. E ad esso ammetto che si riferisca il bab, sciocco degli Albanesi di Calabria, come opina il De Gregorio e il Meyer, che in proposito ricorda gli studi etimol. del Dorsa e i canti regg. del Mandalari. Ma non ritengo che TAlb. G. boba, vecchia, sia riferibile al babbu cal. e la considero piuttosto come voce d'importazione esistendo essa pure presso gli Albanesi d’oltre Adriatico, i quali erano a contatto con Serbi e Bulgari. Pertanto abbiamo nell’Alb. C.: boba, vecchia; bab-rdt per baba-rat, grossolano, epiteto dato dagli Albanesi calabri ai montanari, p. e. a quelli di Piataci; baba-sunn , stolido, insensato che può essere derivato da un it. bab accio ne. bd§ appunto , ser. ; biièi, bièija, asl. Rossi : baS, appuntino. — Alb. C.: besb | bei \ , appunto: bèS mire , far bene, appunto; Vacc, baS. b àsti na — fondo, suolo natale, patrimonio asl., ser,; ha è tin ij i, bulg.; hacenik, erede, nsl,; batjo , basta , padre, bulg.; batja , padre, russ. Secondo il Miklosich la radice batja è turchesca. Si confronti in proposito fra i nomi di luogo da me studiati nel bacino delllsonzo, Idrija pri Baci. — Rossi: baStinea, bastine, tenuta, possessione. Alb. C. : hdStina, possessione, luogo occupato insieme con altri, comunìa , comunale.
(!) Cfr. il mio studio, Le Colonie Slave d’ltalia in Studi gioii, it., voi. IV. Loescher 1907.
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