L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore

Probabilmente anche il gr. xóX At|, pane rotondo, si riconuette a una base *kol- con l’idea di circolo, la quale doveva consoli' darsi nel sost. slavo Icolo. kópar — aneto, anethum graveolens, erba di siepe, nsl., ser.; kopir, bulg.; kóprit, asl. —Hahn: kóper, specie di erba. —Meyer: kóper, aneto, che ammette derivato dallo slavo. —Alb. C.: kurper, aneto. Come nome locale: kurpurii, S. Dera., kurpuru e kurpurée altrove, a indicare luogo coperto di aneti, a notato. In kurper, abbiamo la r epentetica, frequentemente eufonica nell’Alb. C. Cfr. kopriva , Friuli orientale. kóra —corteccia, asl., ser.,; kór'i, bulg. Cfr. lat. cortex, ngr. xóqcc, basso ted. (oland.) schors , it. scorza.—Meyer: Icóre, corteccia, che ammette derivato dallo slavo. —Alb. C. : kó&ra e skó &ra , corteccia , e anche kó-fter {kósra , skósra , kóser) accanto a Icóre. kó&ra alb. c. probabilmente si riconti ette all’it. scorza. korito alveo,truogolo, vasca, nsl.,ser., bulg.; ngr, xovqvtcc, specie di barca peschereccia.—Hahn, Rossi: koritea, conca, mastello.—Meyer : korito , truogolo, dallo slavo. —Alb. C.: korita , truogolo, conca, vasca. Come nome di luogo: kontsit, con significazione di «luogo dove trovansi i truogoli » in montagna rappresentati da travi scavati che contengono l’acqua colla quale s’abbeverano gli animali che sono al pascolo. Cosi sul Pollino m. 2400, ricco di pascoli, che maestoso s’eleva fra i due mari, e dove gii Albanesi conducono nei mesi di primavera e d'estate le loro mandre, numerosi sono gli appezzamenti denominati Tcorit-sit. Cfr. i nomi di luogo slavi equivalenti: kont-njak , korit-unjàk, korit-nik, korit nica , korit unka. kósa falce, nsl., ser.; kósi, bulg. Cfr. ngr. xo via, xo<s6ia,xo<3&\ kosori, falce asl.; kosijer, kosór , specie di coltello, falce, ser.—Rossi: kósg-a, cassa, falce da fieno ; kossitun , falciare ; kositi , mietitura; cossigii-ia, falciatore. —Hahn: kostrqa, falce; kosis, mietitura. —MikL:

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