L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore
oh ór —assiepato, chiuso, stabbio, usi-, ser., bulg.; nsl. anche ogrdja ; asl. vira,vréti, chiudere. Cfr. ngr. òfiopóg. —Habn: ohór i, cortile. Rossi : obórzi, cortile ; Meyer : obór, hobór, ombór, cortile, dal serbo, e bulgaro.— Alb. C. : opórti, chiuso, stabbio; supórti , certo per su-opórti, chiuso per i porci, porcile. Per su cfr. avg gr., porco, svinija, si., scrofa, sus lat., sehwein, ted. Per obór, si tenga presente il nome locale obórca nella zona slava d'ltalia, nome che ha il suo parallelo nel nome friulano beare, aia, lat. *b e art iu m . ostdn stimolo, pungolo, ser.; anche ostdnj, ser. ósten, bulg.; ósten, nsl.; Hahn, Rossi, rispettivamente hosténi, fosfèni , pungolo per i buoi, stimolo; Meyer : ostén, pungolo per i buoi, dallo slavo; Alb. C.: astóni, pungolo per i buoi. pédati arrostire, cuocere, nsl. ser. Cfr. gr. xexìgì, itétióa. Alb. C.: pecit, cuocere, arrostire. pijdnec — übbriacone, nsl. ser.; pi genici, bulg.; piti, bere, cfr. gr. itivco', pijdn, übbriaco, nsl. ser.—Hahn: pianétsi , übbriacone. — Alb. C.: piót, pieno di vino, übbriaco. Cfr. in proposito gr. nubv, nióvrog, part. aor., uno che beve, e da questo participio greco per lo scadimento della v è derivato l’Alb. C. piót con la posizione della tonica greca. pij dvica sanguisuga, nsl., ser. da piti, Paniraale che beve il sangue; anche pijdvka, nsl.; pijévici, bulg.; gr. (ìdéXXcc, Rossi: pivdscizza , sanguisuga, mignatta.— Il Mikl. crede sia questa difform azione dell' ori gin aria parola slava. —Meyer : pisleavitse, scut, sanguisuga, ammette derivato dallo slavo. —Alb. C.: piigjjdJcun, sanguisuga per piija, con l’inserzione della gj che frequente come rafforzamento si accompagna alla j nell’albanese, e con questa pure si scambia. pi òca lastra, pietra piatta, nsl, sor,; piò ci, bulg.; plóchU, asl., agg., piatto.—Hahn: plótsfy a, pietra piatta.—Meyer : plótée, pietra piatta, che dice derivare dallo slavo.~~Alb. C.: paldka, pietra
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