L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo

degli autori della riforma gregoriana, e vediamo se oggi, dopo 323 anni di progresso dell 7 astronomia (1582-1905), il Calendario gregoriano può ricevere, al punto di vista della correzione astronomica, qualche sicuro miglioramento.

II. Se è attualmente possibile migliorare, astronomicamente e con sicurezza, il Calendario gregoriano.

Un fatto molto significativo colpisce chiunque si addentra nella storia del Calendario gregoriano ; ed è che nel numero senza fine di critiche ed attacchi di cui fu oggetto fin verso il 1759 da parte dei Protestanti e, fino al 1905, da parte degli Ortodossi, le critiche e gli attacchi sempre hanno portato starei per dire « unicamente » in ogui caso « principalmente » non già sulla conformità del nostro Calendario colle leggi del firmamento, bensì sulla conformità del computo pasquale gregoriano colle prescrizioni attribuite al Concilio di Nicea, questione che, come ho già osservato, non ha nulla da fare colla correzione astronomica del medesimo Calendario. Ora, relativamente a questa, V Accademia delle scienze di Parigi, lodava, nei suoi Atti del 1721, la Chiesa cattolica, per non avere ancora voluto arrendersi a proposte di riforma ulteriore del suo Calendario « sauf à y faire , dam la suite de* teraps, quelque réforme si on le juge necessaire *. Progetti di correzione astronomica certamente non mancarono ma, inappuntabili sulla carta , non furono mai presi in seria considerazione dai migliori astronomi, giudici competenti in siffatta materia. Nel 1862 il Congresso internazionale di statistica di Berlino enumerava, Iti un apposito voto, i principali incagli e inconvenienti che già fin d' allora (!) risultavano, per le scienze e pel progresso sociale, dal mantenimento del Calendario giuliano e conchiudeva, non già suggerendo una correzione ulteriore del gregoriano, bensì pregando S. M. P Imperatore delle Russie ad adottarlo, ed esprimendo il voto che venisse adottato in tutti i paesi di confessione ortodossa. A datare però, dal 1863, la questione entrò in una fase interamente ■i nuova. E la storia di quest 3 ultima fase, sommamente istruttiva, che fornirà la miglior risposta alla questione posta in capo a questo paragrafo : la riferirò brevemente. Nel 18G3 Màdler, professore di astronomia all' università russa di Dorpat, tenne ad Hannover una celebre conferenza allo scopo di finirla con un Calendario la cui denominazione di giuliano egli considerava come un' ingiuria a Giulio Ce-

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AL PRINCIPIO BEL XX SECOLO