La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

(0) PARTE PRIMA

sola soluzione, la soluzione del cultore di scienze esatte, e abbia tarscurato o negato la funzione dello spirito in ogni apparenza della realtà. Ciò ch'egli dice, per esempio, dell’esperienza, unica maestra della mente umana, vale per Leonardo scienziato, n'on per Leonardo artista. Anzi, quando parla d’arte, giunge a ritenere ogni corpo umano creato dalla preesistente anima individuale, senza contradire, ci sembra, ma certo limitando a un significato ristretto, la sua spiegazione meccanica e fisica del mondo.

« Mi pare che sia da giudicare che quell’anima che reggie e governa ciascun corpo si è quella che fa il nostro giudizio innanzi sia il proprio giudizio nostro. Adunque essa ha condotto tutta la figura dell’uomo, come essa ha giudicato quello star bene, o col naso lungo, o corto, o camuso, e così gli affermò la sua altezza e figura. Ed è di tanta potenza questo tal giudizio, ch'egli muove le braccia al pittore e gli fa replicare sè medesimo » (1). L'anima dunque ha creato il corpo. Non solo, ma anche permane nel corpo con le sue preferenze individuali nello stato di subcoscienza (« nostro giudizio innanzi sia il proprio giudizio nostro »), e in tale stato essa muove « le brac-

cia al pittore », rappresenta cioè l’attività artistica dell’uomo, quasi Immediata e materiale impronta di ciascun individuo. În nome della varietà degli effetti, Leonardo chiede siano evi- i tati gli eccessivi legami fra l’opera d’arte e il suo autore: « Sommo difetto è de’ pittori replicare i medesimi moti e mecdesimi volti e maniere di panni in una medesima istoria, e fare la maggior parte de’ volti che somigliano al loro maestro, la qual cosa mi ha molte volte dato ammirazione perchè ne ho conosciuto alcuni che in tutte le loro figure pareva si fossero ritratti al naturale » (2). Liberare l'artista dalle ristrette pre-

rattato, B. 105.

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1) 2)