La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

PREMESSE TEORICHE 7

ferenze individuali e abbracciare le molteplici manifestazioni di bellezza, è il compito di « quel proprio giudizio nostro », su cui egli insiste anche altrove, e che pone a base della « scienza » della pittura.

Conosce dunque Leonardo l’origine spontanea e subcosciente dell’opera d’arte, che vuole arricchire e variare con la coscienza. Abbozza un processo di attività artistica : dalla confusa prima impressione alla sicura determinazione di giudizio ; e afferma la convinzione della funzione dello spirito ignoto ai sensi come alla ragione nell'origine dell’opera d'arte.

Puramente spirituale, e non fisica o. meccanica, è dunque la concezione vinciana dell’arte. Altri numerosi passi non mancano d'altronde per dimostrare che il brano su nferito non è casuale. Li esamineremo poi. Importa ora intendere la posizione storica di Leonardo di fronte al concetto dell’arte.

Gli studi scientifici di lui l'hanno condotto a conoscere la realtà esterna ne’ suoi rapporti fisici; e poichè la sua esperienza di osservatore acuto e preciso veniva spesso a contradire le opinioni dominanti nella letteratura filosofica e religiosa del tempo suo, avvenne che più volte ne’ suoi appunti Leonardo si sia ribellato contro l'autorità filosofica e l'autorità religiosa, e abbia proclamato i diritti dell’ « esperienza ». Ma coloro (1) i quali hanno creduto che Leonardo intendesse di applicare al mondo dell’arte e della morale quei medesimi dati che bene servivano allo scienziato, non hanno considerato il processo psicologico di Leonardo. Egli si ribellava contro opinioni radicate nella tradizione dove la coglieva in errore, per esempio nella fisica e nella meccanica, ma non sognava nemmeno di opporre alla grande tradizione d’arte ereditata a Firenze interpreta-

(|) Per esempio il SoLMI, Nuovi studi sulla filosofia naturale di Leonardo da Vinci, Mantova, 1905, pag. 16.