La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

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Il. LA VISIONE DELLA NATURA

Ogni artista vede la natura in modo diverso dagli altri, e 11 suo modo di vedere è il primo principio dello stile.

Quando parla della natura, anche Leonardo dice quel che vede nella natura. La ama, come più non sì può, la vuole tutta abbracciare, tutta conoscere per amarla vieppiù — « l’amore è tonto più fervente quanto la cognitione è più certa» — (1); supera tutti i predecessori e contemporanei per la vastità della sua amorosa esplorazione; eppure ogni parola tradisce le preferenze, la scelta : anch'egli, con tutta la sua passione per l’oggetto, guarda e contempla nella natura, come in uno specchio immenso, se stesso.

« Un cieco nato.... mai vide nessuna cosa di che sì compone la bellezza del mondo, cioè luce, tenebre, colore, corpo, figura, sito, remozione, propinquità, moto e quiete; le quali sono dieci ornamenti della natura » (2).

Ecco : un cieco apre gli occhi. S'egli non fosse artista, vedrebbe uomini e animali, alberi e case, fiumi e montagne. Ma

il cieco di Leonardo è un artista, e subito s'accorge della qua-

(i) Richter, 1210. (2) Trattato, B. 16.

VENTURI