La critica e l'arte di Leonardo da Vinci
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- LE PREFERENZE ARTIST
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del motore : secondo, che il maggiore o minor rilievo delle cose ombrose sia accomodato secondo le distanze ; terzo, che le proporzioni delle membra corrispondano alla proporzionalità del loro tutto; quarto, che il decoro del sito sia corrispondente al decoro de’ suoi atti; quinto, che le membrificazioni sieno accomodate alla condizione de’ membrificati, cioè ai gentili membra gentili, ecc.» (1).
9) « L'attitudine è la prima parte più nobile della figura ; non che la buona figura dipinta in trista attitudine abbia disgrazia, ma la viva in somma bontà di bellezza perde di riputazione, quando gli atti suoi non sono accomodati all’ ufficio che essi hanno a fare. Senza alcun dubbio essa attitudine è di maggior speculazione che non è la bontà in sè della figura dipinta; conciossiachè tale bontà di figura si possa fare per imitazione della viva, ma il movimento di tal figura bisogna che nasca da grande discrezione d’ ingegno; la seconda parte nobile è l'avere rilievo: la terza è il buon disegno; la quarta il bel colorito » (2).
10) « Se tu, pittore, t' ingegnerai di piacere ai primi pittori, tu farai bene la tua pittura, perchè sol quelli sono che con venità ti potran sindacare. Ma se tu vorrai piacere a quelli che non son maestri, le tue pitture avranno pochi scorti, e poco rilievo,
o movimento pronto, e per questo mancherai in quella parte di che la pittura è tenuta arte eccellente, cioè del far rilevare
quel ch'è nulla in rilievo » (3).
Molti altri passi trattano le medesime questioni. Quelli citati possono considerarsi tuttavia rappresentanti tipici del pensiero di Leonardo, per intendere il quale occorre anche avere presenti le definizioni più importanti date prima di lu.
(1) Trattato, B. 403.
(2) Trattato, B. 397. (3) Trattato, B. 56.
VENTURI 4
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