La legazione del cardinale Antonio Berberini nella Guerra del Monferrato
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ai Francesi ogni qualvolta il volessero, e Tasterebbe ( lonio lire Suso e Pinerolo (1). Ma tornato di qua tbdie Alpi trovò gli animi malissimo disposti ad accogliere cotesti passi. Carlo Emanuele rifiutò di smantellare le due citta anzidetto, esclamando con isdegno che preferirebbe esser padrone di un villaggio indipendente, anziché vassallo ili un grande numero di Sfati. Anche lo Spinola ed il Cobalto, chi per una ragione, chi per l'altra ricusarono: allora il Mazzarino instancabile recavasi di nuovo presso il Bielielieu e Io persuadeva a rinunciare ad alcune delle condizioni più odiose, come a dire alla garenzia del Collegio dei cardinali e della lega dei principi italiani e allo smantellamento di Susa e Pinerolo (2). Ciò fatto ritornava, prestamente in Italia dove Carlo Emanuele si mostrava arrendevole, ma non così lo Spinola ed il Collabo, che, stimolati da emulazione rabbiosa d'altimare ciascuno la propria impresa, e discordi in ogni cosa, s'accordavano in questo, che entrambi non volevano deliberare senza l'altro (B). 11 pontefice, procedendo le costi con soverchia lentezza, essendo Mantova in procinto di capitolare, pregava il cardinale Antonio (faccettare 1 incarico di trattare la pace, incarico, a cui aveva volontariamente rinunziato. Il desiderio del pontefice era aumentato dall burnivo della regina, d 1 ngheria la pitale rendeva più che mai necessari i buoni uffici del cardinale (f). Mai come in questa circostanza la mancanza d’energia e d'attività del cardinale' Antonio' si rivelarono cosi chiaramente. Atterrito dalla peste, che minacciava seriamente gli Stati pontifìci, tempesta di lettere la Corte papale, onde declinare la missione affidatagli ; incurante degl interessi della Chiesa e della Stato, fogge da Bologna per ritirarsi in una villetta vicina, dove rotta ogni comunicazione, sperava di sfuggire al mortale pericolo (5), Ui trattative furono dunque riprese dal Mazzarino, in seguito agli ordini del cardinale, il «piale, sebbene a malincuore, aveva dovuto obbedire ad Tritano VITI. Il Mazzarino trattava però a suo modo, scontentando non solo la Spagna p la Germania, ma anche la Francia. Il Bichelieu infatti il Iti luglio TUBO si lamentò del Mazzarino, il quale aveva tenuto celato una nuova fórma di capitolazione, abbozzata alla Corte di Parigi. In essa il nichelimi prometteva numerosi benefici a Carlo Emanuele, jmrchè abbandonasse Trino, e rinunciava all’entrata di milizie francesi in Casale e alla lega dei principi, purché Ferdinando II e Filippo IV giurassero di non violare gli articoli di pace (6).
(lì 12 Giugno 1610. Il Card, di Bagno a F. Barberini (Ardi. seg. del Vat., Cifre di Francia , Codice LXXXVTI. X. 72, Doc II) (2) 11 Luglio 1630. Il Card di Bagno a F. Barberini (Ardi, seg del Vat., Cifre di Francia, Codice LXXXVII. N 73, Doc XLX. (3) 11 Luglio 1630 II Card di Bacano a F Barberini (Ardi, seg del Vat., Cifre di Francia , Codice LXXXVII, N 73. Doc XLT) (4) 17 Luglio 1630 F Barberini al Card Legato (Bibl. Barberini, Cod. LXXTI, 40, Foglio 136, Doc LXXX) (5) 18 Luglio 1630 II Card. Legato a F. Barberini (Bibl. Barberini, Codice LXXn/40. Foglio 133, Doc LXXXII) (6) 16 Luglio 1630 II Card di Bagno a F. Barberini (Ardi, seg. del Vat., Cifre di Francia, Codice LXXXVII, N. 73, Doc XLII).