Lettere giuliane per la storia dell'italianità nostra

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iT ) Qui il giornale a.-ì. vorrà forse ricordarci (dall' Archc o g r. tri est. I. a Serie, I 201, u. 70), il vetustissimo «nationum orientalium in universo littorali austriaco protettore?! 18 (ìli elementi necessari a provare la non interrotta tradizione popolare, nella storia dell italiano, potrà apprenderli la Gazzetta a.-5. dal Meyer-Liibke, Grani ni. stor.-com]i. d. lingua ita I. Torino, Loeseher, 1901. 10 ) Qui, a, proposito della geografia tìsica, si potrebbero citare centinaia (v. Nota 14) di geografi antichi e moderni, nostri e stranieri, che insegnerebbero al giornale a.-i. i confini geografici della Venezia o dell’ltalia orientale. Basti uno solo, un geografo, prima, di tutto straniero, poi moderno e noto, speriamo, perfino al giornale a.-i., e infine tntt’altro che nazionalista : l’individua lista Elisée Roelus. P. e. in Nnuv. Gcogr. univers. Ili, 216 egli mostra che le provinole giuliane hanno certi confini fatti solo ‘en dépit des versatits et de Lethnologie’, mentre sono * tournée» vers l’Adria ti (pie et séparées des campagne» dii nord par le multiple rempart dea Alpes’. E conclude che i Triestini i bnt donc raison de revendiquer leni' citò et toutes Ics cotea de P Istrie comme mie partir de Pltalie une’, scientificamente parlando. 20 ) La profondità del Quarnero varia dalla cinquantina al centinaio di metri e lo sorpassa di molto, mentre quella del Golfo di Venezia è solo una metà. A nord di una linea che congiunga la punta meridionale delITstria (Prnmontore) col continente (l’estuario padano) si raggiunge dalla laguna di Grado appena la profondità dì 24 m. .all’ altezza di Trieste, 7 cidi, e 1 dalla spiaggia triestina;, 25 m. (Pirane : 5), Il (Salvore: 3), 37 Lem e : 23;, 42 (Bidoni e Prnmontore: 4 1 2 o 20); a sud invece, fra Pillino e l’ltalia, si discendi» anzi si precipita, alla profondità di 66, 776 m. ecc. e all’altezza del Drin c di Manfredonia, 1240, 1260 m. ! V. Frane. Viezzoli, L'Adriatico, Parma, Battei, 1901, pag. 44 sg. eJ. Luksch, T)as Seeboden-Relief. d. adriat. Meercs’ in Viert.elja h r e s h e f t f. d . geo g r . li nterr. I 1902), cfr. Gravisi, Pag i n e istr. I (1903) 103. È noto poi (dal M a n u a 1 e del Benussi) che nell’ arcipelago gradigiano gran parte degl’isolotti stanno, colla loro superficie, quasi a fior d’acqua e che in epoca molto recente, in parte per la trascurata arginatura nell’evo medio, il mare s’addentrò su quelle spiaggie. ‘Ah, la curva della costa di Grado’sospirava il cuore addolorato di Paolo Tedeschi! Una curva un po’ più dolce, un mare ancora un paio di metri meno profondo o più rimosso! Quanto meno profondo o più rimesso sarebbe i 1,... ragionamento del giornale a.-i.! Piccoli accidenti del suolo portano con sè assai spesso grandi... accidenti nel destino dei popoli. Scrive Henri Cons {agrégé d'histoire ed de géographir La prov. rom. de Daini. Paris. Thoriu, issi?, p. 8: «Ridi de plus capricieux en apparence que la delimitatimi donneo à «la Dalmatici par Anguste lorsque il porta du Formio [Risano] A l’Arsa la «frontière de ITtalie; rien de plus conforme aux faits gèographiques. «Lorsque s’ouvre sur le filine orientai de T Istrie et sur le grand golfo de «Quarnero cet estuario... la cote, jusque là basse, cornine sur presque tout «le littoral [cioè le L ittoral, corregge sapientemente il giornale a.-i.] de cotte «presq’ ile se relè ve tout à coup. Le mont Goly [Golibreg, Monte calvo] «commence une sèrie de hauteurs qui... vont rcjoindre le géant de ce sys-