Lettere giuliane per la storia dell'italianità nostra

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bizantina Ia Liguria ora compresa nel Litorale siculo (hip.'* di Sicilia); il che importa per la questione di certe affinità del ligure coll’ italiano insulare ; v. Ascoli, Archivio glott. IT 111 sgg. cfr. Vili 98 sgg. (e cfr. 1’ A 1 t i t. C h r e s t. edita dal Savj-Lopez, Strasburgo 1908, pg. 178 sgg.). 39 ) Vedi soprattutto Ardi, sto r. p. le pro v, nap o 1. XX (1895) e Atti d. Acca d. po n ta n. XXV-XXVI (1895-6). 40 ) La supposizione non è arbitraria, anzi il giornale a.-i. ha in gran parte il inerito di avermela suggerita. «Se si volesse distinguere una Ve«nezia propriamente detta, essa non coincide con la regione veneta [oggi «politicamente italiana] e si dovrebbe porle [alla Venezia propriamente «detta] a confine il fiume Livenza, perchè in una guerra fra carni e veneti «[non so bene (piando combattuta, ma certo chiusa nel ben noto Congresso «diplomatico ai tanti dei tanti av. Cr.] fu stabilito questo fiume come con«tìno [ratificato nel Trattato di pace firmato nel sopra precisato Congresso] «e perchè ancora oggi giorno esso divide il dialetto friulano [meno alcune «zone che non contano nel caso nostro] dal dialetto veneto». Dal quale brano storico (o preistorico) s’impara, fra tante belle cose, anche questa: i confini della «Venezia propriamente detta» non sono ancora tracciati definitivamente, perchè vanno tracciati un po’ più verso ponente. Cosicché come diceva un alto funzionario a.-i. se volete p. e. un’ università italiana aspettate che Padova ritorni a.-i. ! E questo è storico non preistorico ! I buoni alleati ! u ) Per il vicino 11lirio e più precisamente per le città della Dalmazia medioevale («von Drivasto oder Dulcigno bis Veglia und Cherso») ricordo gli studi onomastici, di capitale importanza storica e linguistica, pubblicati testé da Konstantin Jireèek nelle I) enk se h r. dell’Accad. di Vienna. Voi. 48 e 49, 1901-908 ‘Die Romandi i. d. Stàdten Daini, wahrend d. Mittelalters’. L’illustre studioso, che è scrupolosamente imparziale, come sa chi lo conosce da’ suoi studi e di persona, arriva, fra altro alle seguenti conclusioni : quanto ai nomi di persone (e vuol dire, per quei tempi, cognomi) «ist bei den mittelalterlichen stàdtischen Dalm. beine deutlichc «Spur der Pers.-N. der alten Itlyrer vorzufinden (I, 66). Dagegen ist «ehi Theil der rdmischen Namen, die man auf den Inscritteli.... Mest, ini «Mittelalter in Gebrauch geblieben <ibid.) Vorherrschend blieb der spHt«romischc, christliche Typus der Pers.-N, des V-VIII Jhd.... (67). Gemine «nischen Ursprung sind einzelne langobardische Namen ibid.). Gegén «Ende des Mittelaltcrs liegann die alte Nomenclatur zu verfallen und zu « verse hwinden (69).... Bei der wachsenden Vòlkennischung in den Stàdten «ist es natiirlich, dass bei der Bildung neuer Formen lateinische Namen «riicht selten slavischc Endungen erhielten und umgekehrt....» (69). Condizioni analoghe si troveranno nella Venezia Giulia, salvo che i nomi germanici i longobardi ecc. ) saranno qui, come nella restante Alta Italia, molto più frequenti che in Dalmazia, e invece meno frequenti gli slavi. 12 ) Per non annoiare il lettore con lunghe statistiche, limitiamoci a enumerare i prenomi di solo poche famiglie. E ci sia permesso di considerare p. e. le famiglie i cui prenomi sono meglio noti a chi scrive queste righe cioè la famiglia in cui è nato e le famiglie dei parenti) tanto più che si tratta di famiglie di una cittadina di provincia (Albona), dove i prenomi non derivano punto dall’ artifizio letterario o politico. A Trieste