Un giudizio intorno a Venezia di uno scrittore marchigiano del secolo XVI

UN GIUDIZIO INTORNO A VENEZIA DI UNO SCRITTORE MARCHIGIANO DEL SECOLO XVI

di POMPEO MOLMENTJ, m. e.

Il 7 ottobre 1571, le armate collegate del Pontefice, di Spagna e di Venezia presso a Lepanto riportarono sui turchi quella memoranda vittoria, che è la più splendida gloria della storia marinaresca d’ Italia. All’ annunzio del trionfo delle armi cristiane s" inalzò in tutta Europa un grido di esultanza. Ma Lepanto fu come un bagliore che ruppe solo per un istante la tenebra ond’era avvolta l’Europa. Subito dopo 1’ oscurità si rifece profonda. Non mai una vittoria fu tanto gloriosa quanto sterile di benefizi. A rendere compiuto e fruttuoso il trionfo s’opposero le invidie, le ire, le dissensioni dei collegati, ma più che tutto i gelosi dispetti di re Filippo di Spagna, attivo nell’ordir cabale, mobile nei trattati e insofferente che le sue armi contribuissero a crescere riputazione a forza al1’ odiata Venezia. Dopo un anno dal giorno in cui la potenza ottomana pareva per sempre distrutta presso gli scogli delle Curzolari, la tardità e le esitanze dei vincitori aveano dato agio al turco di riordinare 1’ armata e di risollevare gli animi avviliti de’ suoi sudditi. Intanto, a rendere più diffìcile il proseguimento dell’ impresa, nel maggio 1572 moriva il pontefice Pio V, al fermo volere del quale si doveva se i cristiani s’erano collegati e se il turco era stato coni-