Venezia e la Lega di Cambrai

la Francia sospettava con fondamento un attaccò contro il ducato, così Venezia si difese, e naturalmente si unì alla Francia. Per la seconda volta in pochi anni la Repubblica si collegava con Luigi XII ; pareva che quello fosse il mezzo più opportuno per sciogliere la complicata questione ed impedire che si formasse la lega fatale. Le armi di Venezia furono fortunate, perchè in una breve guerra, condotta abilmente da Bartolomeo Alviano nel Cadore e nel Friuli, s’ impadronì di molte terre imperiali fino a Trieste, ma 1’ alleanza di Francia fu tutt’ altro che sincera e duratura, poiché già durante la guerra le milizie, che, per conto della Francia, combattevano contro gl’ imperiali, sotto il comando di Gian Giacomo Trivulzio, si mantennero poco d’ accordo coi Veneziani, ed avevano perfino assalito il provveditore Giorgio Emo, e sembrava che se la intendessero col nemico. Non sicura della fede di Luigi XIL e paga del buon successo ottenuto, Venezia il 6 giugno 1508, conchiuse con Massimiliano una tregua, che doveva durare per tre anni, nella quale erano espressamente compresi il Papa, il Re d’ Ungheria, quelli cL Aragona, d’ Inghilterra c di Francia e i loro aderenti. In virtù di detta tregua, manteneva ciascuna parte le terre che aveva, godevano i sudditi tranquillamente il possesso dei loro beni, era libero il passo e il commercio (1). Venezia, non solo non era stata punita della sua superbia, ma aveva vinto un’ altra volta. Il nuovo ingrandimento territoriale della Repubblica colmava la misura dei rancori, che tanti sovrani nutrivano nel loro animo contro Venezia, e sopiva le loro mutue diffidenze nello scopo comune di annientarla. La lega era ormai inevitabile. Essa fu conchiusa in Cambrai il io dicem-

(1 ) Romania, o. c., V, pagg. ISO-87.

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Venezia e la lega di Cambrai