Bibliografia Vichiana I, стр. 230

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DIVERSI - PALUMBO - ANONIMO

per opera di quest’ultimo, i meriti didattici e scientifici del Vico ebbero lusinghiero riconoscimento ufficiale nel dispaccio, quanto mai onorevole, col quale il giovane re Carlo di Borbone lo nominò suo istoriografo (1735). Cfr. Vico, Opp., V, 213. 1. Diversi. Giova cominciare col ricordare coloro che, lungo il periodo 1730-44, elogiarono genericamente il Nostro in lettere o poesie dirette a lui, e che furono questi : a) i già ricordati Nicola Gaetani di Laurenzano e Nicola Giovo (Vico, Opp., V, 230 e 232-33) ; è) il parimente ricordato monsignor Muzio di Gaeta (1686-1764), via via vescovo di Sant’ Agata dei Goti (1722), arcivescovo di Bari (1735), poi di Capua (1755). il Di Gaeta, per altro, non lodava se non per avere un contraccambio d’incenso al cento per uno: nel che il Vico volle accontentarlo al punto da scrivergli che nella « favella filosofica ben parlante, formata sulla scuoia di Socrate », « parlarono tutti gli accademici antichi greci, tra’ latini Cicerone e tra gli italiani niun altro prima di Vostra Signoria illustrissima » ! (Opp., V, 254-70, 272-73) ; c) Francesco Serao (1702-93), già discepolo di Nicola Cirillo, indi medico insigne e collega del Nostro nell’ Università di Napoli (ihid., pp. 274-76) ; d) Gaetano Maria Brancone (Vico, Opp., Vili, 112), il quale, divenuto, sotto Carlo di Borbone, segretario di Stato per gli affari ecclesiastici (dalla quale segreteria dipendeva la pubblica istruzione), concorse anche lui a rendere pago il desiderio del Nostro d’avere successore nella cattedra il figlio Gennaro (Vico, Opp., V, 295) ; e) Gioacchino Poeta (?-1753), collaboratore del Nostro in più raccolte poetiche e professore di «.primaria di fisica», indi di <c primaria di medicina » nell’ Università di Napoli (Vico, Opp., V, 367 ; Vili, 122). 2. F. Palumbo. Soltanto un cenno fugace merita il monaco celestino, poi (decembre 1730) vescovo di Trivento, Fortunato Palumbo (?-1752), il quale, collega del Vico nell’Università di Napoli, ove teneva dal 1705 la cattedra di Sacra Scrittura, redasse, il 20 luglio 1730, quale censore civile, un laudativo parere intorno alla Scienza nuova seconda. Cfr. Vico, Opp., IV, capov. 1497, e VII, p. 260. 3. Anonimo. Nient’ altro che un rinvio puro e semplice ■è possibile fare a due articoli anonimi inseriti nelle Leipziger Gelehrte Zeitungen del 1732 (p. 512) e del 1737 (p. 55), dal momento che chi scrive è costretto a ricordarli di seconda mano. Il Cantoni, nella sua monografia sul Vico citata più oltre, pp. 252-54 (cfr. anche Labanca, Giambattista Vico giudicato in Germania, p. 5), informa che quel periodico, mentovato da lui col titolo di Neuere Zeitun■