Bibliografia Vichiana I, стр. 246

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DE BEAUFOBT

losa è la storia delle origini di tutti i popoli in genere e di Roma in ispecie ; che i documenti dell’ antica storia romana andarono tutti distrutti nell’ incendio gallico ; che sole fonti a cui attinse Fabio Pittore, primo a narrare le vicende di quei primi secoli, furono nient’ altro che memorie e tradizioni di alcune famiglie ; che gli storici posteriori non fecero se non appoggiarsi all’autorità di esso Fabio, e via continuando : osservazioni tutte in cui non è chi non vegga continue coincidenze con la Scienza nuova. Che anzi, codeste coincidenze appariscono ancora maggiori quando, nella seconda parte, il Beaufort pone, tra l’altro, in rilievo, che non si può dire nulla di sicuro né sulla data stessa della fondazione dell’ Urbe, né sulla vita e le geste del fondatore, né sui re successivi ; che confusioni e contraddizioni senza fine regnano nel racconto tradizionale dei primi anni della repubblica ; che la boria nazionale falsò del tutto la narrazione delle pretese vittorie riportate dai romani sui galli, ecc. ecc. ecc. Tuttavia, allo stato degli studi, è da credere che si tratti soltanto di coincidenze, ossia che, alla guisa medesima del De Pouilly, l’autore della Dissertation non conoscesse nemmeno indirettamente le opere del Vico. E, invero, a differenza di quella del Nostro, ch’è soprattutto positiva o ricostruttiva, la critica del De Beaufort è meramente demolitrice o negativa. Meglio ancora : a differenza del Vico, che aveva tanta fede nei risultati di codesta sua critica da insistervi, arricchendoli di continuo, sino ai suoi ultimi istanti, il De Beaufort, in fondo, era così poco sicuro delle sue conclusioni da restare scosso dalle opposizioni trovate nella communis opinio del suo tempo e ritornare più e più volte sui propri passi. Ciò appare dall’opera di più ampio respiro, che negli anni suoi più maturi egli pubblicò in due volumi in quarto col titolo La république romaine ou pian generai de V ancien gouvernement de Rome, oà Von dévelope les differens ressorts de ce gouvernement, Vinfluence qu’y avoit la religion, la souveraineté da peuple et la manière doni il V exergoit ; quelle étoit V autorité du Sénat et celle des magistrats, V administration de la justice , la prerogative du citoyen romain et les differentes conditions de ce vaste empire : un’opera (sia detto tra parentesi) ch’ebbe anch’essa diffusione a Napoli, sia perché nella data di stampa si legge « A la Haye, chez Nicolas van Daalen, libraire, et se vend à Naples, chez Jean Gravier libraire, M. D. CC. LXVI »,