Bibliografia Vichiana I, стр. 250

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STELLICI - VOLTAIRE

concedere il merito d’essere « più positivo » del frate somasco. Naturale che, messo di fronte a un parallelo così sgangherato, il Tommaseo scrivesse : « il disprezzo ostentato dal Romagnosi verso l’ingegno del Vico, ch’egli chiama grand’uomo insieme con lo Steliini, ma sotto lo Stellini, renderebbe scusabile qualche parola fortemente severa». E non è detto che non avrebbe nuovamente reagito, qualora avesse avuto conoscenza di due passi di Carlo Cattaneo, il quale, subendo anche in ciò l’efficacia del suo tanto ammirato Romagnosi, volle bruciare anche lui alcuni granelli d’incenso alTautore del De ortu. Nell’uno vengono posti sul medesimo gradino « e Vico e Kant e Stellini e Romagnosi » come coloro che da « virtuoso ritiro » seppero trarre ben altre ispirazioni da quelle attingibili alla filosofìa corrente nel secolo XVIII. E nell’altro, come se il Vico avesse cercato le origini della società in qualcosa di diverso dalle « affezioni naturali dell’uomo», è scritto che lo Stellini «cercò le origini della società nelle affezioni naturali dell’ uomo ; e, mentre così rifiutava la dottrina francese del patto sociale, eleggeva un principio più probabile e universale che non il primo fulmine che raduna i selvaggi di Vico » (fulmine, sia detto tra parentesi, che non li raduna, ma ne ferma sui monti solamente alcuni, che ancora per qualche tempo continuano a vivere isolati). Per la documentazione e altri ragguagli, Fabroni, Vitae citate più oltre, voi. XII, pp. 318-57 ; Romagnosi, passim in tutte le opere, tra le quali sono da vedere particolarmente l’introduzione alle Vedute fondamentali sull’arte logica, il paragrafo XXV delle Vedute fondamentali sull’ incivilimento e il paragrafo XXIX della seconda parte della Suprema economia del sapere ; Poli, Supplementi al Tennemann, 2 a ediz. citata più oltre, IV, 694-9ÓJ Tommaseo, Giambattista Vico e il suo secolo, ediz. Quadrelli citata più oltre, pp. 40, 101 -102 e 104; Cattaneo, Frammenti di sette prefazioni al Politecnico, negli Scritti filosofici, ediz. Perticone cit. più oltre, p. 382, e Opere edite e inedite, ediz. cit. più oltre, VI, 112 ■ 13 ; Cantoni, monografia sul Vico cit. più oltre, pp. 805-19 ; Zanon, lacopo Stellini, studi e ricordi (Cividale del Friuli, Fulvio, 1895) ; Labanca, Giambattista Vico e i suoi critici cattolici, pp. 295-303. 17. Voltaire. Nominare insieme il Vico e il Voltaire vale quasi come giustapporre Cristo e l’anticristo, il papa e l’antipapa, l’acqua santa e il diavolo. Tuttavia, poiché anche le montagne finiscono qualche volta con rincontrarsi, non desterebbe alcuna maraviglia se più d’una coincidenza con teorie vichiane balzasse agli occhi a chi si facesse a leggere attentamente soprattutto YEssai sur les maeurs, preparato negli ultimi anni di vita del Nostro. Un’ indagine siffatta non può