Bibliografia Vichiana I, стр. 260
CAPITOLO PRIMO DAL 1744 AL 1765
I DI ALCUNI DISCEPOLI DEL VICO E DI QUALCHE LORO POLEMICA
1. A. Genovese. Che Antonio Genovese da Castiglione in provincia di Salerno (1712-69) fosse stato, negli ultimi anni del Nostro, suo discepolo, ossia frequentatore non già del suo corso ufficiale universitario, sin dal 1737 tenuto quasi sempre, di fatto, da Gennaro Vico, bensì del suo studio privato, è attestato dal Genovese medesimo. Ma, al contrario di ciò che è stato talora asserito, invano si cercherebbe così questo come qualunque altro ricordo del Vico in un frammento autobiografico : sebbene, d’altro canto, non possa fare di meno di codesto frammento chi desideri gran copia di notizie, a volte recondite e sempre di prima mano, sull’ambiente clerico-universitario del tempo, ch’era poi quello in cui vivevano tanto il maestro quanto il discepolo. Invece, al suo discipulato presso il Vico il Genovese accenna in più punti delle sue opere scientifiche, tra le quali più importanti a codesto riguardo sono le Lezioni di commercio ovvero di economia civile, scritte nel 1757 e pubblicate in Napoli nel 1765. Ove, dopo avere osservato che «vi son molti, i quali sacrificano il più necessario, che la natura richiegga, al lusso, con la massima : Niun guarda la pancia», soggiunge: «L’illustre Giambattista Vico, uno de’ fu miei maestri, uomo d’immortai fama per la sua Scienza nuova, soleva assai lepidamente dire che troppi vi ha che tiran le carrozze con le budella ». E, d’altra