Bibliografia Vichiana I

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GENOVESE - MAGLI

c) che tra le postille apologetiche fatte redigere dal Nostro, sotto la sua direzione, da Giulio Cesare Marocco o da altri (v. sopra p. 230), la più lunga e importante ( Opp ., IV, capov. 1520) si sforza, senza troppo riuscirvi, di mostrare non eterodosse l’ipotesi dell’erramento ferino e la conseguente teoria dell’origine affatto spontanea così del linguaggio come del sentimento religioso. Quale maggiore tra i discepoli del Vico il Genovese è presentato già dal Poli, supplementi al Tennemann, seconda edizione appresso citata, IV, 700-708. Il frammento autobiografico, posseduto in Roma, insieme con altre carte genovesiane, dal barone Nicola Serena, fu pubblicato da Alessandro Cutolo nell’ Archivio storico per le provincie napoletane , XLIX (1924), pp. 232-86. Pel passo delle Lezioni di commercio cfr. gli Scrittori classici di economia politica , Vili (Milano, 1803), p. 273 in nota. L’inedita biografia, posseduta anch’essa dal Serena, è stata messa a profitto dal Cutolo nel suo lavoro : cfr. p. 266. Sulla filosofia genovesiana cfr. G. Gentile, Dal Genovesi al Galluppi (Napoli, edizioni de La Critica. 1903), pp. 1-16. Delle Lettere familiari vedere la ristampa di Napoli, 1788, I, 114-15 e 235-36. Per altre derivazioni del Genovese dal Vico si veggano gli Elementa artis logico- criticae (Napoli, 1745), pp. 7 e 261 ; la Disputatio physico-historica de rerum corporearum origine et constitutione , pubblicata primamente nel 1745, innanzi alla Physica di Pietro van Musschenbroek, edita in Napoli a cura del padre Celestino Orlandi, e ristampata in calce agli Elementa metaphysicae mathematicum in morem adornata (cfr. edizione di Napoli, 1757, p. 6); più ancora il trattato Delle scienze metafisiche (Napoli, 1767), p. 291: e si tengano presenti, per altri ragguagli, l 'Elogio di Giambattista Vico di Gennaro Rocco citato più oltre, p. 283 in nota ; e il Labanca, Giambattista Vico e i suoi critici cattolici, pp. 275-82. Del Cuoco cfr. Scritti vari, edizione appresso citata, I, 304, 312, 313-14; del Lomonaco, le Vite citate più oltre, 11, 32; del Michelet, il Discours premesso alla sua traduzione della Scienza nuova , edizione del 1827, p. Ixxx in nota. Circa il Torno si aggiunga al già detto che il Genovese, nel citato frammento autobiografico (p. 247), lo qualifica « inteso della buona teologia, ma più politico che cristiano >, anzi «il più gran furbo che fusse in Napoli, il più amante della potenza ecclesiastica », e che, per codesto amore, finì con l’avere guai dall’ autorità laica : cfr. L. Amabile, Il Santo Officio della Inquisizione in Napoli (Città di Castello, Lapi, 1892), li, 85 sgg. Cfr. infine B. Croce, Il Vico e Vortodossia citato più oltre, e segnatamente F. Nicolini, Il Vico e il suo censore ecclesiastico e altresì Vico, Hobbes e una postilla inedita alla « Scienza nuova », parimente citati più oltre. 2. P. Magli. Discepolo del Genovese e suo amico, salvo poi a polemizzare fieramente con lui, fu il prete Pasquale Magli da Martina in provincia di Lecce, autore di tre volumi di Dissertazioni sul diritto di natura e sulla grazia (Napoli, Orsini, 1773) e di altre opere filosofiche e teologiche, tra cui alcune Dissertazioni filosofiche, in cui si oppongono più dìjfi-