Bibliografia Vichiana I
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BOULANGER - DE BROSSES
Che potrebbe anche essere stata una sorta d’attuazione del « dizionario mentale da dar 1’ origini a tutte le lingue articolate diverse, col quale sta concepita la storia ideale eterna che ne dia le storie in tempo di tutte le nazioni » : di quel dizionario di cui il Vico affermò tante volte l’esigenza (cfr., per esempio, Opp., IV, capov. 145), e di cui offrì qua e là qualche saggio (cfr., per esempio, Opp., Ili, capovv. 387-89). Per la lettera del Galiani al Tanucci cfr. B. Tanucci, Lettere a F. Gallarli citate, 11, 21-22. Del lineiti v. Apologia, edizione Croce, pp. 21-24. Del Signorelli, il luogo più oltre citato della seconda edizione delle Vicende (cfr. qui appresso capitolo secondo, paragrafo 1, numero 3). Del Cuoco, il secondo abbozzo della lettera al Degérando (Scritti vari, edizione appresso citata, I, 315) e un abbozzo di prefazione a una Storia dell’umanità (ibid., I, 243-44). Del Buchez, Ylnlroduclion àla Science de Vhistoire citata più oltre, pp. 75-81. Il cenno biografico del Boulanger è inserito nella citata Gazette littéraire de VEurope, fascicolo del novembre 1765, pp. 207-16. 8. De Brosses. Secondo l’introduzione premessa dalla Beigioioso (o da chi per lei) alla sua versione francese della Scienza nuova (p. cxi), il presidente Carlo de Brosses da Digione (1709-77) avrebbe « reproduit la pensée de Vico sur les origines monosyllabiques des langages humains ». E, certamente, non solo circa codesta « pensée », ma in molte altre proposizioni il Traité de Information mécanique des langues et des prìncipse physiques de Vétymologie (Paris, 1765), del quale sono da vedere in modo particolare i capitoli sesto e settimo (I, pp. 196-294 e 295-462), trattanti l’uno la lingua primitiva e l’onomatopea, l’altro la scrittura simbolica e alfabetica, presenta coincidenze con la seconda Scienza nuova, della quale è a sua volta da tenere presente il capitolo quarto della Logica poetica, consacrato alle Origini delle lingue e delle lettere {Opp., IV, capovv. 428-55). E, invero, anche pel De Brosses prime in ordine di tempo tra le parti del discorso sono le interiezioni, che « tout homme tieni de soi-méme et de son propre sentiment ». Anche lui pone una « liaison nécessaire entre les sentimens et les sons de la voix ». Anche per lui i primi conati linguistici dell’ umanità furono onomatopeici. Anche in lui è l’osservazione che « le mouvement naturel et général à tous les enfans est d’appeler d’eux-mémes les choses bruyantes du nom du bruii qu’elles font ». Anche a dire di lui in tutte le lingue abbondano i vocaboli onomatopeici, « tous originaux et primitifs, tous