Bibliografia Vichiana I

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VALERI - MARZUCCHI - CAPPONI - NICCOLINI

Giovane Italia, ministro della Pubblica Istruzione toscana nel 1848, senatore del Regno d’ltalia nel 1861. Del primo il Romagnosi, che gli aveva dedicato la dissertazione Che cosa è la mente sana ? e dirette le tre lettere premesse alla citata Introduzione allo studio del diritto pubblico universale, scriveva che, « profondo conoscitore del Vico, dello Stellini e di altri sommi nostri maggiori, sembrava aver ricevuto dalla natura i talenti e il cuore più atto per gli studi » di filosofia civile. Il Vico, poi, è mentovato più volte in un articolo inserito dal secondo neìV Antologia intorno all’ora mentovato scritto del Romagnosi. Valga quale esempio il luogo nel quale il Marzucchi scrive che, « per usare le parole di quel tale adoperate a riguardo del Vico, noi diremo francamente che le cose pensate dal Romagnosi ci pongono in soggezione». Ch’è adattamento d’una frase di Lucantonio Porzio riferita dal Nostro ne\VAutobiografia (Opp., V, 37, e cfr. sopra p. 175). Sul Valeri, Romagnosi, Suprema economia ilei sapere, parte 11, paragrafo 19.—-Sul Marzucchi, Giusti, Epistolario, ediz. Martini, I, passim, specie p. 66 n, ove anche il Martini informa che il Marzucchi fu « nel diritto seguace del Vico e del Romagnosi »; Mazzoni, Ottocento, pp. 1092-93; F. Nicolini, N. Nicolini citato più oltre, p. 144, nota 2 ; Cagli, G. D. Romagnosi già cit., p. 144. Dell’ Antologia èda vedere il fascicolo 32 {agosto 1823). 7. G. Capponi eG. B. Niccolini. Ed eccoci a Firenze : sede, lungo il secolo decimottavo, del tanto battagliero quanto poco intelligente antivichismo del Lami, del Cori e di altri eruditi (v. sopra pp. 245-48 e 274) ; ma, non ostante la sua perenne diffidenza e talora inimicizia verso il filosofare nella storia, divenuta, nel periodo che ci occupa e specialmente dopo che nel 1821 Giampietro Vieusseux vi fondò VAntologia quasi fucina di studi d’ispirazione vichiana. Interesse di mera curiosità hanno il fatto che Gino Capponi (1792-1876), pure nella sua avversione alle metafisiche, alle speculazioni e ai sistemi, nel delineare nel 1819 il disegno d’ un giornale letterario, ideava un articolo sul Nostro ; e l’altro fatto che nel discorso di Giambattista Niccolini (1782-1861) Del sublime e di Michelangelo (1825) s’incontrano qua e là frasi tolte di peso dal Vico. Esorbita, per contrario, dalla mera curiosità erudita ciò eh’ è da dire dei tre fiorentini d’elezione—il Micali, il Capei e il Pepe—ai quali sono consacrati i tre numeri che seguono.