Bibliografia Vichiana II

RENOUVIER - DEGÉRANDO - TRIV'DLZIO DI BELGIOIOSO

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pra p. 416), volle nella successiva edizione consacrare una ventina di pagine al Nostro. Del Manuel de philosophie moderne del Renouvier (Paris et Leipzig, 1842) v. p. 368: cfr. anche traduzione italiana « con note, modifiche e varie aggiunte di Luigi Pistoiese » (Napoli, dalla tipografia Tipo, 1844), 11, 14748. Della nuova edizione della Histoire del Degérando èda vedere la seconda parte, postuma, dal titolo Histoire de la philosophie moderne de la renaissance des lettres jusqu’à la fin du dix-huitième siede: cfr. tomo IV (Paris, librairie philosophique de Ledrange, 1847), pp. 141-58. 18. C. di Beigioioso. Nel 1844, come s’è detto (p- 56), ricompariva l’ultima Scienza nuova nella traduzione francese della Cristina Trivulzio principessa di Beigioioso. Traduzione più o meno integrale, ma non sempre fedele e tutt’altro che letterale. La traduttrice stessa, dopo avere avvertito che, convinta già a priori dell’impossibilità di volgere letteralmente in francese la prosa vichiana, s’era confermata maggiormente in codesta opinione nello studiare la versione tedesca del Weber (v. sopra p. 516), soggiunge : Les phrases de Vico contiennent presque toutes plusieurs sujets, au milieu desquels l’esprit circule, allant de l’un à 1’ autre arbitrairement et sans ordre {affermazione, quanto meno , assai esagerata). J’ ai fait de chacune de ces phrases autant de phrases qu’elles conlenaient de sujets, et j’ai rangé chacun de ces sujets selon l’ordre l’ordre logique {cioè secondo quello che a lei sembrava tale). J’ai quelquefois supprimé certaines phrases incidentes, comme preuves étymologiques ou autres, qui revenaient pour la vingtième fois, et qui n’avaient (ossia che a lei sembrava non avessero) aucun rapport avec le sujet du discours. Alla versione precede, col titolo Vico et ses asuvres, una lunga introduzione di circa centocinquanta pagine, a cui si vuole collaborasse il noto storico della rivoluzione francese Francesco Augusto Mignet (1796-1881), che, secondo altri, ne sarebbe stato addirittura autore esclusivo : introduzione di cui si fece anche una tiratura o parte col titolo « Essai sur Vico par madame la princesse de B * * * » (Milan, chez Charles Turati, imprimeur libraire, s. a.). Nelle prime cinquantasei pagine alle quali segue una mediocre esposizione del pensiero del Vico, accompagnata da magri cenni della sua fortuna ci s’imbatte in un vero e proprio romanzamento de\VAutobiografia e dell’addizione del Villarosa (si veda, per esempio, che cosa diventa nel racconto della Beigioioso l’episodio più o meno apocrifo del «Figlio, sàlvati », a cui s’ è accennato sopra a p. 471). Comunque, quest’introduzione porse occasione a tre ampi articoli. Il primo, di Carlo